Alex Orlowski, regista esperto di navigazione online e attacchi hacker, è intervenuto ai microfoni della trasmissione di Rai Tre “Mezz’ora in più”, condotta da Lucia Annunziata, per rassicurare i telespettatori circa la presunta cyberwar (o guerra ibrida) che si starebbe combattendo online. Secondo Orlowski, “la cyberwar non esiste, sono semplici azioni di disturbo. Si è fatto molto chiasso, sono arrivate manovre contro banche e ministeri ucraini. Sono manovre quasi di propaganda, che servono a gettare nel panico la popolazione. Hanno inondato di traffico i siti, bloccando quello che è l’accesso da parte degli utenti a queste pagine”.



E, ancora: “L’utente normale lo vede come un attacco cibernetico e va nel panico, perché pensa che possa tramutarsi in un’offensiva via terra. In realtà sono stati attacchi semplici, che l’Ucraina ha mitigato benissimo. Anche in Italia succedono queste cose: dalle analisi dei virus rintracciati sui server ucraini, il loro livello è sostanzialmente pari a quello che si trova in Italia nelle ultime settimane. Noi abbiamo avuto episodi di hacking, fra cui ad esempio quello ai danni della Regione Lazio, ma nessuno ha gridato alla guerra cibernetica. Questi attacchi provengono da gruppi russofoni”.



CYBERWAR, WARNING PER LE AZIENDE ITALIANE: “PROTEGGETEVI”

Gli effetti della cyberwar, sia essa effettiva o meno, si riverberano anche sull’Italia: l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale ha diramato un warning rivolto a tutte le aziende italiane, dicendo loro che devono proteggersi. Roberto Baldoni, direttore dell’agenzia per la cybersicurezza nazionale, ha rilasciato alcune dichiarazioni in tal senso ai microfoni di Rai Tre.

Queste le sue parole: “All’interno di questo mondo vale la proprietà transitiva ed è estremamente importante che coloro che hanno relazioni di collaborazione informatica con le aziende ucraine gestiscano in questo momento la cybersecurity ai più alti livelli di sicurezza. Le aziende energetiche sono le più esposte, perché attraverso l’Ucraina passano gasdotti per noi molto importanti”.