Un assalto combinato via aria, terra e mare per liberare la Francia occupata dai nazisti: potrebbe essere sintetizzato così il D-Day, ma in realtà si commette un errore, perché quanto accaduto ha cambiato l’Europa e scritto una pagina mondiale della storia mondiale. A 80 anni dallo sbarco in Normandia il programma di Alberto Angela “Ulisse, il piacere della scoperta” ricostruisce come si è svolto il D-Day. Si tratta di una delle operazioni militari più complesse della storia, decisa nel maggio 1943 durante la conferenza di Washington e preceduta da una campagna di depistaggio per far credere alla Germania che lo sbarco sarebbe avvenuto vicino a Calais. Peraltro, era previsto per il 4 giugno, ma fu rinviato per maltempo. Il D-Day si aprì nella notte tra il 5 e 6 giugno con l’azione delle truppe aeree che dovevano essere una specie di ponte per chi doveva attaccare via terra, sbarcando su cinque spiagge, e si articolò in tre fasi.



Mentre i paracadutisti americani mettevano piede e occupavano Sainte-Mère-Église con l’obiettivo di conquistare ponti e accessi strategici per assicurare la sicurezza delle truppe che dovevano sbarcare via terra, altri soldati presero il controllo del Ponte Pegasus. Nel frattempo, aerei a bassa quota iniziarono a bombardare le difese tedesche sulle spiagge normanne, mentre i soldati americani sbarcavano, ma nei punti sbagliati, eppure le forze della Germania non riuscirono a fermare del tutto l’invasione a causa della loro inferiorità numerica e per un divario a livello di armi. Tra le spiagge toccate, quella più famosa del D-Day è Omaha Beach, dove è stata scritta una delle pagine più sanguinose della Seconda guerra mondiale.



LA PIANIFICAZIONE DEL D-DAY E LA BATTAGLIA DI TRE MESI IN NORMANDIA

Per spiegare come si è svolto il D-Day non si può prescindere dalla pianificazione, che aveva l’obiettivo di alleggerire la pressione orientale che gravava sull’Unione Sovietica e nella convinzione che liberando la Francia si indebolivano i tedeschi a ovest. Infatti, la Germania così non avrebbe avuto accesso a snodi importanti, senza contare gli effetti a livello di risorse perse. Ma lo sbarco in Normandia, che coinvolse in particolare truppe Usa, Uk e canadesi, serviva anche a creare un corridoio importante.

Venne creata una commissione ad hoc per la progettazione del D-Day e di campagna di depistaggio, un’operazione che ebbe successo grazie agli sforzi degli Alleati su fronti diversi, ma spesso l’importanza dello sbarco in Normandia eclissa quella generale di tutta la campagna, visto che ci fu una battaglia di tre mesi per rafforzare la testa di ponte nella Francia occupata, ottenere i maggiori porti nord-occidentali francesi e arrivare alla liberazione di Parigi per continuare l’avanzata e minacciare i tedeschi direttamente sul loro territorio, mentre i sovietici avanzavano a test, arrivando così alla sconfitta della Germania nazista.