È Natale. È Natale a Gaza e oggi come allora a Nazareth. È Natale in Israele e in Palestina. Senza pace e senza giustizia. È Natale nei Paesi campioni di ipocrisia: Paesi islamici che tengono in ostaggio la causa palestinese per i propri progetti di potere sulla regione a cavallo tra il Medio Oriente e il Nordafrica, Paesi cristiani ed occidentali sordi a tutto ciò che può diventare un problema per la gestione di opinioni pubbliche esangui che più di tutto e di tutti esprimono la pervicace volontà di non essere infastiditi da alcunché. È Natale a Kiev, a Lugansk, a Mariupol, a Donetsk, a Yalta in Crimea: nel cuore di una nazione ferita e tradita anche dai propri fratelli nella fede. Non è bastato essere slavi ed ortodossi per evitare violenza e sevizie.
Ad ogni latitudine vige la legge di Erode: lo sterminio degli innocenti sull’altare di un potere cieco e sordo alle ragioni della libertà e della democrazia. È Natale a Khartoum, e a Juba e a Rumbek e in tutto il Sudan o, meglio, in tutti i Sudan figli della guerra civile che ha fatto cinque milioni di morti in decenni senza titoli di testa nei telegiornali perché “black lives matter” ma se sono afroamericani, non se sono africani e basta.
È Natale nel Mediterraneo, cimitero con lapidi d’acqua di mare dove celebriamo ogni giorno la cultura dello scarto e si affollano le buone ragioni per dare dignità alla nostra indifferenza. È Natale in Siria e nel Kurdistan siriano che, coperto dalla tempesta di ferro e di fuoco scatenata da Israele dopo l’attacco del 7 ottobre da parte di Hamas, subisce impavido ed impotente insieme quotidiani bombardamenti dai turchi di Erdogan che minaccia a gran voce gli ebrei e uccide con sistematicità i sunniti curdi per conservare il proprio oscuro potere. Ma è Natale finalmente. Un bambino nudo e inerme rimette il mondo e la coscienza di ognuno di fronte alle proprie responsabilità, squarcia il velo della storia e grida il proprio desiderio di verità, di bellezza e di giustizia. Sì, è proprio vero: “Dio nasce, il Potere trema” (Józef Tischner).
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