Dopo le intemperie che hanno caratterizzato questi ultimi giorni i cieli di ITA, il ministero del Tesoro ha definitivamente sancito che le deleghe operative un tempo del Presidente Alfredo Altavilla e oggi affidate a Fabio Maria Lazzerini attuale Ceo e Dg sono valide e nel pieno rispetto della legge e dello statuto e conformi agli interessi dell’azionista.
Lo stesso Collegio sindacale nella seduta del 14 ottobre con alcune riserve ha espresso il proprio parere tecnico sull’ adozione della delibera di revoca dei poteri ad Altavilla facendo notare che il CDA ha questa facoltà di legge, ma che a oggi manca solo la parte della rettifica, che potrà avvenire attraverso la convocazione di un altro Cda per rendere operative le deleghe a Lazzerini. È di fatto una questione meramente tecnica che proprio oggi 20 ottobre 2022, nella seduta di un nuovo Cda già fissata allo scopo, verrà sicuramente superata.
Altavilla e il mistero delle deleghe perdute? – Anche se sembra essere il titolo di un film di Steven Spielberg, a questo punto si ritiene che Altavilla potrebbe veramente rassegnare le proprie dimissioni senza dover attende l’assemblea dei soci convocata per l’8 novembre p.v., anche se voci di corridoio riportano di un Altavilla particolarmente infastidito e pronto a dare battaglia con tutti i mezzi a disposizione per riappropriarsi delle ormai famose “deleghe perdute”.
Guardando al futuro, adesso ITA finalmente si potrà muovere nella direzione della privatizzazione, e questa volta non dovrebbero esserci né ulteriori ritardi, né altri colpi di scena a interrompere questo delicato e lungo processo cominciato più di un anno fa.
Infatti, Lazzerini incassate le deleghe a questo punto dovrebbe allineare le varie virtual data room e fornire a Certeras e soci pieno accesso ai dati in modo che il processo di valutazione si possa completare prima dell’insediamento del nuovo Governo e che l’accordo si vada a perfezionare attraverso la sottoscrizione di un deal che vincoli ambo le parti a chiudere la partita entro un determinato lasso di tempo.
Esaurita la questione ITA di cui i giornali hanno abbondantemente riempito le colonne della cronaca economica, oggi ci concentreremo sullo stato di salute delle altre compagnie aeree nel nostro Paese partendo da quelle che sono operative.
Neos. Le ultime notizie che provengono dalla compagnia presieduta da Lupo Rattazzi e di proprietà di Alpitour dicono che dopo aver ri-aperto le rotte su Avana e New York, il vettore è in procinto di ricevere un ulteriore Boeing 737-800 per aprire nuove rotte verso destinazioni internazionali. La flotta Neos attualmente si compone di 15 aeromobili, cinque Boeing 737-800, quattro Boeing 737-8 e sei Boeing 787-9 Dreamliner, rispettivamente da 186 posti in classe unica e 359 posti in due classi ed è notizia di questi ultimi giorni l’organizzazione di sessioni di reclutamento per nuovi assistenti di volo.
Il vettore, infatti, lancerà quattro sessioni in diverse città italiane per reclutare assistenti di volo con base presso gli aeroporti di Milano-Malpensa e Verona. La ricerca è rivolta sia a personale certificato che non e partirà da Milano il 25 novembre per poi proseguire a Roma il 29 novembre, a Bari il 1° dicembre e concludersi a Palermo il 5 dicembre.
La new entry di questa settimana però è Aeroitalia, che ha iniziato le operazioni il 26 aprile 2022 inizialmente con voli charter. Oggi il vettore collega 14 destinazioni italiane ed europee. La flotta è composta da 5 aerei Boeing B-737/800, ma non tutti al momento vengono utilizzati. La compagnia aerea che è in mano al magnate colombiano German Efromovich ha siglato circa un mese fa un accordo con il vettore rumeno Blue Air per far volare alcuni degli aerei della loro compagnia attualmente in difficoltà finanziaria e che aveva sospeso tutti i voli dall’Italia.
Inoltre, Aeroitalia, attraverso un accordo di wet lease con la compagnia aerea bulgara Air Connect sta operando con Atr 72-600 per le destinazioni da e per Trapani. Si vocifera anche che la stessa compagnia Air Connect sia di proprietà di Efremovich.
Aeroitalia nei giorni scorsi ha anche presentato a Bergamo i programmi per il proprio futuro. Nella conferenza stampa svoltasi nella Sala Mura Venete dell’Aeroporto di Milano Bergamo, dove per l’occasione erano presenti Giovanni Sanga, presidente SACBO, Giacomo Cattaneo, direttore commerciale aviation SACBO, Marc Bourgade, presidente esecutivo Aeroitalia, German Efromovich, presidente non esecutivo Aeroitalia, Krassimir Tanev, ex Blue Air e nominato proprio in questi giorni nuovo Chief Commercial Officer Aeroitalia, Ugo Calvosa, Executive Vice-President Operation Aeroitalia e Luca Percassi, Amministratore delegato di Atalanta Bergamasca Calcio, il neo vettore ha annunciato l’apertura della propria base di armamento all’Aeroporto di Milano Bergamo, dove inizierà a operare dal 14 novembre con voli per Roma Fiumicino, Catania e Bacau. È stata anche l’occasione per presentare la partnership commerciale con la società Atalanta Bergamasca Calcio.
Veniamo ora alle compagnie in difficoltà.
Partiamo da Blue Panorama. Attualmente la compagnia aerea possiede un solo aeromobile nella flotta che è un Boeing B737-300, parcheggiato in Polonia, ma la licenza risulta essere attualmente ancora sospesa. L’Enac, infatti, aveva sospeso il certificato di operatore aereo (COA) a Blue Panorama circa 8 mesi or sono dando un termine di 6 mesi al management del vettore per poter trovare una soluzione industriale attraverso il coinvolgimento di un fondo americano dopo che la società era stata ammessa alla procedura di concordato preventivo.
Il fondo americano di cui tanto si vociferava in realtà fa capo al fondo sudafricano Bateleur Capital di Cape Town e si racconta che effettivamente un accordo di massima tra le parti sia stato raggiunto già mesi or sono, ma che ci siano state da parte del fondo stesso delle richieste ben precise per ottenere maggiori garanzie da parte dalla vecchia proprietà prima di poter proseguire nella ricapitalizzazione e nel rilancio del vettore.
Alcuni mesi fa la compagnia aveva assunto Valentina Quagliata nel ruolo di Chief Restructuring Office. La manager, che vanta un ottimo passato in Alitalia e in Air Italy, sembrerebbe abbia lasciato di recente il proprio incarico così come hanno fatto anche altri manager di Blue Panorama che facevano parte dello staff di certificazione. Ora per Blue Panorama sarà necessario non solo accelerare nel processo di ricapitalizzazione ma recuperare anche delle quote di mercato che a suo tempo Pecci, ex patron di Blue Panorama, seppe conquistare con grande fatica.
Un’altra incognita del nostro settore è Ego Airways. Le ultime notizie la davano quasi certamente alle soglie della liquidazione volontaria, ma la situazione in questi casi è sempre molto incerta, stante il fatto che anche Ego Airways sta godendo di una sospensione della licenza da parte dell’Enac in attesa di futuri sviluppi industriali, segno evidente che con molta probabilità ci potrebbero essere all’orizzonte dei gruppi societari interessati all’acquisizione del vettore, che lo ricordiamo aveva come base di armamento l’Aeroporto di Forlì.
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