Una grossa bomba esplode a 500 metri da casa di Lubomyr. A Kiev i bombardamenti da due giorni si sono intensificati, non ancora a livello di città martoriate come Mariupol, ma sicuramente peggio rispetto a qualche giorno fa: colpito anche il quartiere Kurenivka, nella parte settentrionale della capitale, mentre un palazzo di dieci piani che si trova nel quartiere Podilskyi è stato centrato da un missile russo. Nel bombardamento di un palazzo di 15 piani nel quartiere Sviatoshynskyi sono rimaste uccise almeno quattro persone. “Le autorità” ci racconta Lubomyr “hanno imposto un coprifuoco continuo di 36 ore, evidentemente si aspettano bombardamenti sempre più forti”. E ancora: “Noi siamo sempre pronti al dialogo, ma non possiamo fidarci dei russi che si comportano come terroristi, e con i terroristi non si dialoga”.
È evidente che i russi mirano alle abitazioni civili in modo strategico: sono obiettivi, non effetti collaterali, come si diceva all’inizio. Cercano di terrorizzare la gente?
Sì, ne sono convinto. Vediamo se a Kiev si ripeterà quello che sta succedendo a Mariupol, se ci saranno bombardamenti altrettanto forti. È stato imposto un coprifuoco di 36 ore, vuol dire che si aspettano bombardamenti sempre peggiori.
Come sta vivendo la capitale questa attesa?
La città si sta preparando a combattere i russi, speriamo che l’Occidente imponga la No fly zone per impedire i bombardamenti. Sul terreno la situazione è piuttosto stabile: il nostro esercito è ben disposto e organizzato, e questo ci dà speranza di poter vincere.
Eppure chi osserva la guerra dall’Occidente sostiene il contrario. Sempre più analisti dicono che sarebbe meglio se Zelensky accettasse qualche compromesso per fermare la strage dei civili. Cosa ne pensi?
Sono assolutamente contrario. Accettare le loro condizioni sarebbe ingiusto per vari motivi.
Spiegaci.
Sarebbe come dialogare con i terroristi, è una cosa che non si fa mai. Non si può credere a quello che dicono, sono solo menzogne, è impossibile fidarsi di quello che propongono. E poi quali sarebbero le loro proposte? Dare loro un pezzo del nostro paese? È assolutamente ingiusto, tutto il popolo è pronto a difendere la nostra terra. Seconda cosa, non mi sembra che siamo nella situazione disperata per arrenderci. Non è solo questione di speranza, abbiamo delle possibilità realistiche di vincere questa guerra. È vero che ci sono tante vittime civili, per questo chiediamo la No fly zone sull’Ucraina. Ma non dipende da noi, noi difendiamo il nostro paese e la nostra libertà.
Quindi nessun tipo di compromesso?
Dipende da cosa vuol dire compromesso. Il nostro governo è pronto a dialogare: ma cosa facciamo, diamo metà dell’Ucraina a quelli che sono dei terroristi? A queste condizioni no, nessun compromesso.
Avete fiducia negli americani? Non pensate che vi stiano usando per i loro interessi geopolitici?
Non idealizzo gli americani, la politica americana ha commesso e commette tanti errori. Ma in questo caso, in questa guerra gli americani sono quelli che ci possono aiutare. La Russia ci sta attaccando e gli americani dovrebbero chiudere lo spazio aereo. Non credo che gli Stati Uniti ci stiano usando, sono i russi che dicono questo, lo fanno per coprire il valore dell’Ucraina, per far sembrare che non abbiamo una volontà, che gli americani decidono per noi. Ma l’esercito ucraino è da tre settimane che sta combattendo da solo.
La No fly zone non la faranno mai, la loro ostilità con la Russia c’è da sempre, e adesso mandano a morire voi, non ti sembra?
È vero che gli americani sono in conflitto da sempre con la Russia, però quello che succede adesso non è colpa degli americani, ma solo dei russi. Lo avrebbero fatto anche se l’America non esistesse.
In una intervista rilasciata alla televisione italiana, la vostra vicepremier Iryna Vereshchuck, alla domanda se c’è odio nei confronti dei russi, ha risposto di no, ha detto che gli ucraini sono cristiani e i cristiani non provano odio, ma che siete obbligati a combattere. Che ne pensi?
È vero, noi non odiamo i russi, lottiamo per difendere tutto quello in cui crediamo e una di queste cose sono i nostri valori cristiani. Da questo punto di vista quello che facciamo è assolutamente giusto. In Russia invece, ed è un vero dispiacere, utilizzano la chiesa come strumento per fomentare la guerra.
(Paolo Vites)
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