Nel giro di 10 anni si potrà volare da Londra, capitale dell’Inghilterra, a Sydney, in Australia, in sole due ore, ma attraverso lo spazio. Secondo quanto riferito in queste ore dai tabloid britannici, a cominciare dal Times, l’autorità per l’aviazione civile del Regno Unito (CAA) sta finanziando degli studi medici per cercare di comprendere gli effetti sulle persone dei voli spaziali suborbitali. I viaggiatori potrebbero essere lanciati nello spazio per un breve periodo a velocità incredibili e si sta cercando di capire se vi siano conseguenze sulla salute o meno. Al momento i voli suborbitali sono offerti dalla Virgin Galactic di Richard Branson, e costano ovviamente uno sproposito, pari a 350mila sterline per ogni posto a sedere, ma secondo gli addetti ai lavori presto i biglietti dovrebbero essere meno cari, divenendo così un’opzione che potrebbe essere “accessibile a chiunque”.
Secondo quanto spiega il Times, uno studio finanziato dalla CAA avrebbe rilevato che la maggior parte delle persone sarebbe in grado di gestire al meglio le Forze G di questi tipi di voli, lavoro che è stato pubblicato sulla rivista Aerospace Medicine and Human Performance, in cui si legge: “I voli spaziali suborbitali commerciali sono ora disponibili per il turismo e la ricerca scientifica, e si prevede che alla fine si trasformeranno in viaggi estremamente veloci, ad esempio da Londra a Sydney in meno di due ore”.
DA LONDRA A SYDNEY IN 2 ORE: AL MOMENTO CI VOGLIONO 22 ORE
Si tratta senza dubbio di una velocità incredibile tenendo conto che da Londra a Sydney ci vogliono al momento 22 ore, quindi ben 20 ore in più. Stando ad una ricerca condotta dal King’s College di Londra in collaborazione con la RAF, la Royal Air Force, è emerso che coloro che prendono tali voli non debbono essere per forza di cose in forma o giovani, di conseguenza anche le persone anziane potrebbero salire su questi aerei super veloci.
Il dottor Ryan Anderton, responsabile medico della CAA per il volo, ha dichiarato: “È probabile che le risposte fisiologiche siano benigne per la maggior parte dei passeggeri”, spiegando che le persone anziane di solito hanno “arterie più rigide”, il che ridurrebbe il ristagno di sangue dal cervello.