Francesca Fialdini terrà compagnia ai telespettatori dai Raiuno con il suo talk “Da noi a ruota libera”. Anche oggi ci sarà un parterre variegato e le anticipazioni rivelano che ci sarà in arrivo un big del Festival di Sanremo. Tra gli ospiti, Massimo Ranieri, vincitore del Premio della Critica al Festival di Sanremo con la sua canzone “Lettera al di là dal mare”. Nel salotto della Fialdini, Massimo Ranieri ripercorrerà la sua carriera tra vita professionale e privata. Spazio poi anche al duo comico Ale e Franz  che hanno iniziato la loro carriera televisiva sul palcoscenico di Zelig negli anni 2000 e che attualmente sono tra gli ospiti fissi della trasmissione di Fabio Fazio a Che tempo che fa.



Prevista anche un’incursione della drag queen Priscilla che è stata giudice su Discovery Plus assieme a Tommaso Zorzi e Chiara Francini. In un’intervistata a Vanity Fair Priscilla aveva parlato del suo coming out: “Alle superiori sono stato fidanzato per quattro anni con la compagna di banco, ma la prof d’inglese aveva capito qualcosa e mi ha regalato Il ritratto di Dorian Gray. Era il suo modo di dirmi: “Non ti mascherare, non ti vendere per quello che non sei”. L’ho capito a 19 anni, quando ho fatto coming out e sono andato a vivere con il mio primo partner”. Accanto alle interviste dei personaggi famosi, la Fialdini cercherà di raccontare storie di gente comune.



“Da noi a ruota libera”, anticipazioni puntata 13 febbraio: tra gli ospiti Vittorio Sgarbi

Nella puntata di oggi di “Da noi a ruota libera”, Francesca Fialdini ospiterà anche gli interpreti LIS di Rai Accessibilità che, con l’incredibile lavoro svolto durante le serate del Festival di Sanremo, sono diventati virali in Rete. La Fialdini ospiterà anche in studio Vittorio Sgarbi che proprio di recente ha picchiato contro Mario Draghi definendolo il secondino degli italiani: “Draghi, adesso che comincia una fase nuova, dai un segnale: libera il Paese dall’inutile ‘Green Pass’. O vuoi passare alla storia come il secondino degli italiani?”.



Vittorio Sgarbi non è nuovo a critiche nei confronti della certificazione verde. E neppure a governo e presidente del Consiglio. “Non si capisce quale perversione induca il Governo italiano a scelte illiberali, che nulla hanno a che fare con l’evidenza scientifica, per imporre non l’obbligo vaccinale (che, seppur discutibile, senza la comprovata certezza della sua efficacia, potrebbe corrispondere a un tentativo di contenere la diffusione del virus) ma il super green pass invece del semplice tampone nei luoghi di lavoro”, aveva dichiarato qualche tempo fa in una trasmissione televisiva.