Si allarga l’inchiesta sui falsi Green pass che vede coinvolto il dottor Alessandro Aveni, odontoiatra e medico di base noto ora come «quello di Pippo Franco». L’accusa è di aver rilasciato Green pass a pazienti riluttanti alla vaccinazione anti Covid. Interdetto dalla professione per un anno, ha recentemente ricevuto l’avviso di garanzia relativo alla proroga dell’inchiesta della pm Alessandra Fini. «I miei avvocati, Salvatore Volpe e Antonio De Simone, mi spiegano che il perimetro degli accertamenti è destinato ad allargarsi. Possibile?», si chiede, come riportato dal Corriere della Sera. Sui registri della Procura ci sono 13 indagati, tra cui il comico del Bagaglino, la moglie Piera Bassino, il medico legale Antonio De Luca e il magistrato Davide Iori. «Questa storia è un gigantesco equivoco», si giustifica lui.



Nell’elenco dei suoi assistiti ci sono anche Vittorio Cecchi Gori, Andrea Roncato e la moglie Nicole Moscariello, oltre al giudice di pace Oliviero Campano, ma non sono indagati, bensì citati nella lista al vaglio degli investigatori. Il dottor Alessandro Aveni nega di essere un no vax: «Ho aderito con orgoglio alla campagna Pfizer e ho convinto tanti a fare le dosi. Un paziente fragile, col senno di poi, mi ha detto “grazie dottore”».



“PIPPO FRANCO MI HA CAUSATO GUAI…”

Invece per i magistrati con una fiala da sei dosi avrebbe fatto ottenere il green pass a sette persone. Lui si è difeso spiegando di essere in possesso di una siringa di precisione, versione che non ha convinto del tutto, non essendo mai stata esibita. «Lo sarà al processo», assicura il medico Alessandro Aveni. Per quanto riguarda Pippo Franco, rivela al Corriere della Sera: «Si è scusato quasi in ginocchio per i guai che mi ha provocato, ha detto “Alessa’ perdonami”. Da candidato per il centrodestra di Enrico Michetti, cercava consensi fra il popolo no vax ma è vaccinato come tutti e ha prodotto una relazione sui propri anticorpi».



Alessandro Aveni cita poi don Domenico, un missionario parroco di San Gaspare del Bufalo, che ha vaccinato: «Gli ho fatto presente quanto fosse esposto al contagio durante le omelie. Verrà a testimoniare. Non vedo l’ora che ci sia un processo: potrò difendermi». Inoltre, ha smentito di essere stato sospeso dalla campagna vaccinale: «Mai la Asl mi ha notificato una simile decisione. In passato ho sostenuto gli stessi argomenti di Fabrizio Pregliasco con il quale mi sono confrontato durante una trasmissione su Canale 5. Andate a rivederla».