Sulla vicenda della querela ai danni di Red Ronnie e al figlio di Muccioli, indagati per diffamazione dopo la serie Netflix, si è espresso Giulio Magnisi, avvocato dello stesso esperto di musica. Parlando con i microfoni dell’Adnkronos ha spiegato: “La questione è molto semplice. Noi dovremmo rispondere di un’intervista concessa ad un giornale online di Roma, dove esprimiamo dei giudizi su Walter Delogu affermando delle cose legate sia a quello che era stato già scritto, abbondantemente e a più riprese, da altri prima di noi, sia a quello che veniva fuori dalla sentenza di Rimini. Quindi è uno di quei casi in cui ci si è attenuti a un diritto di cronaca”.
Secondo quanto emerso Red Ronnie sarebbe indagato dalla procura di Rimini per diffamazione nei confronti nei confronti di Walter Delogu, papà della nota conduttrice Andrea Delogu, nonché ex autista e tra i più stretti collaboratori di Vincenzo Muccioli, il fondatore della comunità di San Patrignano. La vicenda, come detto sopra, vede indagati anche i figli dello stesso patron, leggasi Giacomo e Andrea, e insieme a Red Ronnie vengono contestate loro le dichiarazioni fatte in un video che è stato pubblicato su Youtube.
RED RONNIE QUERELATO DA DELOGU, L’AVVOCATO: “SUE PAROLE SU COSE NOTE E ARCIDETTE”
A riguardo l’avvocato ha spiegato: “Le dichiarazioni del mio assistito recepiscono cose già note e arcidette che riguardavano una sentenza a carico di Delogu per estorsione. Non mi sembra che lui sia uscito particolarmente fuori dal limite del diritto di cronaca”. Il legale di Red Ronnie ha aggiunto che le stesse parole erano “accompagnate certamente da una critica perché Red Ronnie sicuramente è sempre stato molto vicino all’esperienza Muccioli”.
In merito al processo l’avvocato ha fatto sapere sempre all’Adnkronos che presenterà “un’eccezione di incompetenza territoriale, perché secondo noi su questa vicenda, isolata rispetto a quella dei figli di Muccioli, è competente Roma. È un giornale online di Roma, stampato a Roma e diffuso nella Capitale”. Il legale conclude dicendo che ovviamente “se dovesse esserci l’archiviazione meglio ancora”.