Il 21 giugno si terrà la Festa della musica di Roma che, quest’anno, sarà dedicata ad Ezio Bosso, scomparso lo scorso 15 maggio. Per l’occasione, tutti i musicisti, appassionati, professionisti e artisti sono stati invitati a partecipare alla festa che celebra l’arrivo dell’estate realizzando il video della propria performance registrata sul balcone della propria abitazione o anche all’interno della propria casa e diffondendo il filmato con l’hashtag #FDMRoma2020. Sarà una festa diversa e soprattutto virtuale per il rispetto delle regole anti-Covid. Tuttavia, su Instagram, gli artisti italiani dicono no e protestano contro la scarsa attenzione che sta ricevendo il mondo della musica. Con lo stesso messaggio, gli artisti della musica italiana, da Vasco Rossi a Diodato, da Giuliano Sangiorgi ad Ermal Meta, da Enrico Nigiotti a Sergio Cammeriere, diffondono il messaggio “21 giugno Festa senza musica”.
DA VASCO ROSSI A GIULIANO SANGIORGI: GLI ARTISTI ITALIANI UNITI PER LA MUSICA
Vasco Rossi, Giuliano Sangiorgi, Ermal Meta, Enrico Nigiotti, Diodato, Sergio Cammariere, Jovanotti, i Pinguini Tattici Nucleari, sono solo alcuni degli artisti italiani che hanno aderito alla campagna a favore di tutti i lavoroti della musica. Tutti gli artisti sottolineano come la loro sia una richiesta di attenzione nei confronti di tutte le persone coinvolte nell’industria musicale e che operano in tantissimi settori dietro le quinte. “21 giugno festa senzamusica questo è un lavoro e non solo per chi lo svolge con un microfono in mano, ma per tutti quelli che intorno ad un palco svolgono attività fondamentali che non si vedono. Sono migliaia di lavoratori senza i quali i concerti non sarebbero possibili. Chiediamo al governo di riconoscere queste posizioni professionali a dare lo stesso sostegno che è stato riconosciuto ad altri settori nell’era post Covid. La cultura è memoria storica e la musica ne è una parte fondamentale“, scrive Ermal Meta. “21 giugno festa #senzamusica #iolavoroconlamusica. Senza la musica la vita sarebbe un errore”, scrive Vasco. “Nella Musica lavorano in tanti, non solo i musicisti ed i cantanti. La Musica fa cultura, educa, emoziona, intrattiene e, se non bastasse, produce economie importanti (il solo comparto Cultura fa il 16% del PIL), dando lavoro a decine di migliaia di persone che oggi, causa Covid, rischiano di restare a casa“, aggiunge ancora Giuliano Sangiorgi.