La Lombardia è entrata in zona arancione dopo le due settimane di zona rossa, e a breve dovrebbero “scolorirsi” anche Emilia Romagna, Toscana e probabilmente Piemonte. Cosa cambia? Questa è probabilmente la domanda che milioni di italiani, in particolare quelli residenti nelle suddetti regioni, si stanno ponendo in queste ore: cerchiamo di scoprirlo assieme. Fermo restando che manca ancora l’annuncio del governo che ufficializzi il cambio di colore, fra le modifiche più importanti relative al passaggio da zona rossa ad arancione vi è senza dubbio quella riguardante gli spostamenti. Con il cambio di colore sarà consentito ai cittadini lombardi, quindi toscani, emiliani e piemontesi, di muoversi liberamente all’interno del proprio comune, cosa che invece in zona rossa era vietato salvo per lavoro ed esigenze varie. Lo spostamento sarà inoltre consentito senza autocertificazione, ma sempre nel rispetto del coprifuoco nazionale, ricordiamo, in vigore in tutta Italia dalle ore 22:00 alle 5:00 di mattina (salvo lavoro, emergenze varie e solo con autocertificazione). Inoltre, la circolazione in ogni caso è permessa solo con la mascherina ed evitando assembramenti.



DA ZONA ROSSA A ZONA ARANCIONE: BAR E RISTORANTI ANCORA CHIUSI

Si potranno andare a trovare i propri parenti, sempre se residenti nel proprio comune, mentre resta comunque sconsigliato invitare in casa amici o conoscenti, così come recarsi da loro. Sarà vietato anche in zona arancione uscire dal proprio comune, a meno che nel paese in cui viviamo non vi siano servizi essenziali come il supermercato e l’ufficio postale: in quel caso sarà possibile sconfinare ma muniti di autocertificazione. Nel contempo, permane nelle zone arancioni, così come in quelle rosse, il divieto di spostarsi fra regioni, di conseguenza i cittadini lombardi, da domani, non potranno andare in Liguria o in Veneto, a meno delle solite necessità di cui sopra. Situazione simile per quanto riguarda le seconde case, raggiungibili se fuori dal comune di residenza, solo in determinati casi specifici. Resteranno infine chiusi i bar e i ristoranti, salvo asporto e delivery, mentre tutti gli altri negozi potranno riaprire, anche se nel weekend i centri commerciali continueranno a restare chiusi.

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