La scrittrice Dacia Maraini, all’interno di un editoriale scritto per il Corriere della Sera, ha detto la sua sul caos scoppiato al liceo Augusto Righi di Roma per il rimprovero riservato da una professoressa ad una studentessa, la quale era stata sorpresa a ballare con la pancia scoperta tra una lezione e l’altra. “Pensi di essere sulla Salaria?”, avrebbe chiesto la docente alla ragazzina. Da lì le polemiche per i toni offensivi utilizzati.



La poetessa e saggista italiana, da parte sua, ha definito “fuori luogo” l’atteggiamento della protagonista della vicenda, non perché “interrompere ogni tanto una lezione per mettersi a ballare sia una cattiva idea”, bensì per lo scopo per cui l’azione in quel momento veniva fatta. L’obiettivo, infatti, pare fosse mettere sul web il video di quanto stava accadendo in classe. “Quando si balla, lo si dovrebbe fare per il piacere del ballo e non col fine di mandare le proprie immagini a un pubblico che ne farà materia di commercio”, si legge all’interno dell’articolo.



Dacia Maraini su caos liceo Righi: il parere della scrittrice

Dacia Maraini ha voluto poi sottolineare altri due aspetti sul caos del liceo Augusto Righi di Roma. La scrittrice, infatti, tornando al culmine della vicenda, si è soffermata anche sull’outfit della protagonista, che non è altro che il frutto delle mode odierne. “La docente, rimproverandola, ha usato un termine spregiativo mostrando un moralismo che giustamente i ragazzi rifiutano. Ma vorrei ricordare a quelle ragazze che gli abiti non esprimono affatto libertà, ma consenso a scelte che non vengono decise da noi”, si legge.



Infine, al di là della libertà, la saggista e poetessa italiana ha voluto ribadire il concetto di rispetto dei luoghi come la scuola. “Ogni luogo ha la sua sacralità da rispettare e la scuola più di altri luoghi va onorata proprio perché da decenni è stata dissacrata e va riportata alla sua dignità di centro comunitario del pensiero, della conoscenza e della democrazia”, ha concluso.