Tra gli effetti della Dad, la didattica a distanza, il 38,6% degli studenti delle medie non raggiunge la sufficienza per la competenza alfabetica. A svelare questo dato e altri indicatori è l’Istat nel Rapporto Bes (Benessere equo e sostenibile) del 2022. La didattica a distanza, decisa in seguito allo scoppio della pandemia e prolungata nei mesi successivi, ha indubbiamente colpito le ragazze e i ragazzi. In particolare, gli studenti delle scuole medie risultano profondamente impoveriti delle competenze basiche in seguito alla chiusura delle scuole.



Questi studenti “low performer” delle scuole medie sono il 38,6%, un drammatico +3,4% rispetto al 2019. Un triste dato che invece è rimasto stabile rispetto al 2021. Come si legge nel rapporto Istat, il 43,6% degli studenti delle scuole medie non possiede le competenze numeriche minime, segnando un +4% dal 2019. Il segno della dad resta dunque ancora molto forte e secondo questi dati non si può ancora parlare di livelli pre pandemia. Le differenze, inoltre, si inaspriscono tra le diverse zone d’Italia. Alcune regioni del Sud infatti presentano valori che mettono in luce situazioni di forte criticità dove più del 50% dei ragazzi che studiano alle scuole medie risulta insufficiente nelle competenze alfabetiche e nelle competenze numeriche. In Calabria la percentuale è pari al 62,2%, in Campania è il 58,2% e in Puglia raggiunge il 50,3%.



Dad, gli effetti sugli studenti, crolla la partecipazione alle attività fuori casa

Nelle scuole medie italiane, il 38,6% degli studenti non raggiunge la sufficienza per la competenza alfabetica. Il direttore generale dell’Istat Michele Camisasca ha aggiunto un altro dato importante alle conseguenze della dad, ossia che la dispersione scolastica continua a mantenersi su livelli elevati. Ancora oggi, nonostante l’addio alle restrizioni, l’Istat segnala che queste hanno “fortemente inciso sullo svolgimento di molte delle attività praticate fuori delle mura domestiche. Il crollo si è avuto nel 2021: partecipazione dell’8,3% rispetto al 35,1% del 2019. Il valore è risalito al 23,1% nel 2022, ma è ancora molto distante dai livelli pre-pandemia (meno 12 punti percentuali)”.



Non c’è solo la questione delle valutazioni sul livello di alfabetizzazione degli studenti dopo un intero anno scolastico in dad, perché la pandemia ha colpito la cultura a tutto tondo. L’Istat mostra infatti che la lettura di libri e quotidiani è crollata al 35,9%, contro il 54% della precedente rilevazione.