«Ci sono momenti che ricorderò per sempre», le parole di Dado ai microfoni di Storie Italiane a proposito della sua esperienza con il coronavirus. Il celebre comico ha raccontato quanto passato a causa dell’infezione: «La mia esperienza la posso giudicare solo in maniera positiva: il medico di base ha capito la gravità della situazione. Ho avuto una crisi respiratoria molto forte, neanche me ne sono accorto ed è arrivato il 118. Sono stato rimbalzato da un paio di ospedali perché le file erano lunghissime e alla fine mi hanno portato al San Camillo». E la paura è stata tanta: «Lì ho trovato prima una situazione da Vietnam in pronto soccorso, lì mi sono spaventato, poi mi hanno ricoverato in un edificio e lì ho scoperto una realtà di medici e infermieri che sembrano astronauti. Superato questo, ho fatto un protocollo di eparina, di cortisone e di antibiotici, una procedura abbastanza normale per una polmonite. Io ce l’ho fatta ma purtroppo ci sono tantissime persone che stanno vivendo una situazione drammatica».
DADO: “12 GIORNI CHE RICORDERO’ PER SEMPRE
Dado ha poi tenuto a precisare: «Il negazionista è un uomo che cerca di tergiversare, di negare l’evidenza, e questo lo fanno anche gli uomini che tradiscono le donne. Sta dentro l’animo umano cercare di negare l’evidenza, purtroppo in questo periodo sta giocando sulla pelle sue e degli altri senza rendersene conto. Sono stato a Milano per registrare una trasmissione e probabilmente lì c’è stato un focolaio, nonostante tutti noi fossimo sottoposti a test giornalieri che risultavano tutti negativi». Nonostante tutti i protocolli di sicurezza rispettati, Dado è stato colpito ugualmente dal Covid-19: «Tornando a Roma, ho iniziato ad avere una febbre che non scendeva e la crisi respiratoria: questa situazione è durata 12 giorni, 12 giorni che ricorderò per tutta la vita».