Il comico Dado è stato rinviato a giudizio con l’accusa di aver diffamato l’ex fidanzato della figlia, Federico Molteni. L’attore, all’anagrafe Gabriele Pellegrini, nel corso di una trasmissione televisiva raccontò di essere stato aggredito dal giovane, pubblicando a riprova del pestaggio una foto con il viso sanguinante. Il gup di Roma ha però p di Roma che ha fatto cadere le fattispecie più gravi di stalking e calunnia, fissando il processo all’aprile del 2023. Il comico però non ci sta e sentito dall’AdnKronos passa al contrattacco: “E’ una cosa grottesca: la loro tesi è che io mi sia rotto il naso da solo. Si tratta di una brutta situazione che per me è davvero molto fastidiosa, e se qualcuno avesse fatto delle indagini vere, le cose sarebbero andate diversamente“. Dado si sfoga: “Mi accusano perché ho raccontato quello che è successo. In udienza, non potrò fare altro che ri-raccontare quello che ho già raccontato. In sostanza, dovrò andare in tribunale a dire che non mi sono rotto il naso da solo. Questo mi fa molto ridere“.
Dado rinviato a giudizio: “Per loro mi sono rotto il naso da solo”
Il comico romano è convinto delle sue ragioni ed è prodnto a dare battaglia in tribunale: “Al processo chiamerò come testimoni tutti i giornalisti che hanno preso le mie testimonianze“, dice. Poi aggiunge: “Ho tutti i files che descrivono la situazione, e se il processo non renderà giustizia alla brava persona che sono, renderò tutto pubblico“. Dado incalza soffermandosi sul concetto di diffamazione: “Una cosa che non conoscevo della legge italiana. è che tu non devi dire le cose anche se sono la verità, puoi dirle solo dopo che l’ha detto il giudice. Non puoi parlare, devi stare in censura, e siccome io non credo che la censura sia una delle strade migliori, altrimenti non avrei scelto questo lavoro, ho raccontato come sono andate“. Erano stati proprio i genitori dell’ex fidanzato della figlia di Dado a querelare il comico capitolino, che ora però non ci sta: “Bisognava prendere questo ragazzo e tirargli le orecchie. Lui ha altre due cause per lo stesso reato, e gli avvocati lo fanno passare per vittima invece che come aggressore. Chiedesse scusa per le cose che ha fatto e finisce lì“. “A me, però, – conclude Dado – è servito per fargli capire che se rompe il naso a qualcuno non può passarla liscia“.