Il Movimento 5 Stelle è nato per stare da solo, per questo si è in difficoltà nei governi di coalizione: questa l’ammissione di Fabiana Dadone. Ospite di Concita De Gregorio e David Parenzo a In onda, il ministro per le politiche giovanili ha parlato degli ostacoli incontrati dai grillini in questa legislatura tra Lega, Pd e unità nazionale. E il suo giudizio è particolarmente netto…
Il riferimento è legato soprattutto alla battaglia di Salvini sull’immigrazione, considerando che Fabiana Dadone arriva da mondi lontanissimi, da antagonista ma non solo: «La mia esperienza riguardava le vittime della tratta di essere umani, è stata un’esperienza toccante che aiuta a capire cosa c’è dietro. Ero volontaria, facevo volontariato in strada di notte per tentare di convincerle a scappare via da chi le costringeva a prostituirsi. Conoscere bene fenomeni come questi ti aiuti a trattarli in maniera meno bidimensionali».
DADONE: “M5S NATO PER STARE DA SOLO”
Più difficoltà sui migranti con Salvini o sulla giustizia con Berlusconi? Nessuna “preferenza” per Fabiana Dadone: «Io ho vissuto male un po’ tutti i governi nei quali è stato il M5s, perché noi nasciamo per stare da soli, anche se le leggi elettorali non lo hanno permesso: raggiungere il 51% da soli è complicato è difficile». E i limiti sono palesi: «Quando si hanno posizioni così diverse è complicato dover discutere ogni volta per riuscire a trovare una sintesi che sia la migliore per chi ci guarda da fuori. Se il tema degli sbarchi era così impellente, perché non è stato messo il traffico di persone nella “lista” dei reati della riforma Cartabia»