TOKYO – Una delle questioni che spesso fa sorridere il popolo giapponese è la discussione che ancora riempie le pagine dei giornali nei paesi occidentali sull’utilizzo o meno della mascherina. A partire dalla campagna americana per la corsa alla presidenza, la mascherina è diventata un oggetto che distingue chi è di destra da chi è di sinistra. La mascherina come l’eskimo verde identifica la sinistra, non metterla e il loden la destra. La mascherina serve, ma anche no. La mascherina è utile, ma mi si appannano gli occhiali, eccetera.
Gaber quando scrisse la divertentissima e acuta “Destra Sinistra” oggi avrebbe aggiunto sicuramente una strofa sulla mascherina. Gli suggerirei “mettere la mascherina è molto di sinistra, ma metterla è noioso oltre che di destra, la la la…”.
In Giappone quando una regola serve al bene della comunità, non si attribuisce mai un significato politico ad essa. Quando in ballo c’è il buonsenso e il rispetto per gli altri si accettano anche le regole più dure. Dalla metropolitana si esce in fila per evitare assembramenti, anche se ci si mette più tempo. Le code si rispettano per evitare dispendiose discussioni dopo. L’armonia della società è l’unico credo politico che unisce tutta la popolazione. Talvolta il Giappone è addirittura a-politico quando si tratta di scelte pratiche. Si applica il buon senso e nessuno si interroga sul messaggio politico che una scelta può avere. È sensato mettere la mascherina, aiuta chi la indossa e protegge gli altri, punto. Da ben prima della pandemia, la mascherina in Asia è un oggetto pratico, utile e comodo.
L’utilizzo della mascherina o di oggetti simili ha radici antiche in Giappone. In passato veniva usata per non “inquinare” i rituali religiosi con il proprio alito impuro. Poi a partire dal periodo Meji vennero adottate dagli operai nelle miniere e realizzate con filtri in rete di ottone. Ma il momento che ne consacrò un utilizzo definitivo nell’epoca moderna fu l’influenza spagnola che dilagò nel 1918 e 1920.
Sicuramente poco estetica, limita però l’esposizione e la trasmissione dei virus, se sei raffreddato ti protegge ed evita il contagio altrui. Non ci si dà la mano e tanto meno ci si abbraccia in pubblico. Certo, le dimostrazioni di affetto nel mondo occidentale riempiono il cuore, riscaldano l’anima, ma il giapponese frena quest’istinto a favore della praticità e del benessere collettivo.