Il modo in cui l’Occidente sta gestendo la crisi scoppiata con la guerra in Ucraina non convince Massimo D’Alema. Dal palco del Festival dell’Economia di Trento, l’ex premier esprime tutte le sue perplessità. «D’accordo, mandiamo le armi all’Ucraina. Ma come si ricostruisce un ordine mondiale? Cosa vuol dire “vinceremo la guerra” combattendo con una potenza nucleare? A medio termine, chi governa, anche in Italia, che piano ha?». Già a maggio D’Alema fece scalpore per le frasi pronunciate in occasione della Conferenza Esri 2022 di Roma, in cui sostenne che il mondo libero dovrebbe dialogare con la Russia di Vladimir Putin e proporre come soluzione due modelli, simili a quelli usati in Kosovo e Libano.
Concetti cheMassimo D’Alema è tornato a ribadire nell’incontro a Trento. «Non c’è pace vera senza le ragioni della Russia. Che sono la sua sicurezza e la tutela dei diritti delle sue minoranze nelle repubbliche ex-Urss. Ma non dimentichiamo che la Russia ha perso le sue ragioni mettendo in atto la brutale aggressione all’Ucraina».
“USA E CINA NUOVO ORDINO MONDIALE BIPOLARE”
Se però un Paese come la Russia ha le sue ragioni, ma poi le perde perché invade un altro Paese, allora perché l’Occidente non dovrebbe tenerne conto? Neppure è chiaro come un accordo possa essere comprensivo se uno afferma le sue ragioni con la forza e non intende fare concessioni. D’altra parte, ritiene che l’Europa debba essere protagonista del processo di pace. Ma ha parlato a 360 gradi della situazione geopolitica ed economica mondiale. C’è, ad esempio, un nuovo ordine mondiale che si sta facendo strada, basato sulla polarizzazione Usa-Cina. E la guerra in Ucraina, con il declino du Russia ed Europa, favoriscono entrambe le superpotenze. «La classe dirigente del mondo occidentale degli anni Novanta, di cui anch’io facevo parte, è colpevole di una gigantesca svista: avevamo tutti pensato che con la fine della guerra fredda e il crollo del comunismo ci sarebbe stato un nuovo ordine mondiale basato sulla globalizzazione capitalistica e sull’espansione del suo modello culturale e politico». Se il continente europeo è legato al destino della Russia, in declino, dal canto suo la Russia «sarà progressivamente assorbita nell’orbita cinese», che sta mettendo le mani sulle risorse russe, mentre gli Stati Uniti si stanno rafforzando in Europa. «Usa e Cina rappresentano il nuovo ordine mondiale bipolare: solo un negoziato tra loro potrà portare alla fine della guerra in Ucraina. Ma né Usa né Cina hanno interesse a far finire in fretta quel conflitto».