Dalida: la relazione con Lucio e l’aborto clandestino

Dopo la morte di Luigi Tenco, Dalida incontrò uno studente ventiduenne italiano di nome Lucio. La cantante restò incinta, ma decise di abortire. In quegli anni l’aborto non era ancora legale e Dalida si sottopose a un intervento clandestino in Italia: l’aborto riuscì, ma, a causa di complicazioni, lei rimase sterile. “Dalida rimpianse quella decisione per tutta la vita“, ha raccontato quindici anni dopo la scomparsa della sorella Bruno “Orlando” Gigliotti a Paris Match.



Secondo Sveva Alviti che ha prestato il suo volto all’artista nel biopic di Lisa Azuelos, “Dalida”, è stata la differenza d’età fra la donna e il giovane Lucio a spingerla verso l’aborto: “Sarebbe stato uno scandalo tenere un figlio di un ragazzo così giovane“, ha detto a Rolling Stone.

Chi era il giovane Lucio?

La relazione tra Dalida e il giovane Lucio non finì mai al centro del gossip, a differenza delle altre relazioni della cantante. È stato Bruno Gigliotti, fratello di Dalida, a parlare della loro relazione molti anni dopo. “Quando compì 50 anni Dalida fu colta da una specie di frenesia“, ha raccontato al magazine Paris Match diversi anni fa. E ha aggiunto: “Voleva a ogni costo veder realizzata appieno la sua vita come donna”. È in quel periodo della sua vita che Dalida incontra il giovane Lucio, ma all’epoca “avere figli fuori dal matrimonio era una cosa che non si faceva” per questo l’artista decise di non portare avanti la gravidanza. Dalida è riuscita a mantenere tutto nascosto agli occhi della stampa. Anche il fratello non ha mai rivelato il cognome del misterioso Lucio: “Ma era una persona perbene, un gran fanatico di Tenco. Si corrispondevano spiritualmente”, ha detto in un’intervista su Vanity Fair.

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