Dalila Di Lazzaro: “L’incidente vissuto 25 anni fa mi ha cambiato la vita”
Dalila Di Lazzaro, presente in studio a Domenica In, racconta il calvario vissuto dopo un incidente in motorino, a Roma: “Venticinque anni fa ho avuto un incidente. I medici non mi hanno creduto e questa è una cosa gravissima. All’epoca non parlavano del dolore cronico, è una cosa terribile. Io mi ero rotta l’atlante, un problema cervicale. Sono rimasta a letto undici anni senza mai alzarmi, mai. Non è finita. Vorrei non avere la pietà della gente, sono una combattente, devo aiutare migliaia di persone. Non se ne parlava, io ero sconvolta. Sono andata in Arizona, in Italia non potevano aiutarmi”.
Nel corso della trasmissione, l’attrice parla anche di uno dei suoi grandi successi cinematografici: “Oh, Serafina”. L’artista svela: “Dovevo fare il provino, quindi prima ho letto il libro. Ho capito il personaggio, che mi somigliava abbastanza, e loro mi chiamano dalla produzione. Io dissi ‘Voglio che il regista voglia a casa mia e si prenda un the con me’. È venuto con Piero Chiara e mi dissero ‘Hai ragione, sei Oh, Serafina“.
Dalila Di Lazzaro: “Mio figlio Christian…”
A Domenica In, Dalila Di Lazzaro racconta anche dell’incidente aereo del quale è rimasta vittima: “Non c’era più la pressurizzazione nell’aereo. Andiamo giù fino a toccare l’acqua ed è come cemento se non hai le ruote. Abbiamo sbattuto tante volte fino a quando non ci siamo fermate. La ragazza vicino a me mi ha dato lo zucchero, tanti si sono sentiti male. Non riuscivamo ad aprire la porta, ci abbiamo messo un’ora. C’erano gli squali. Poi mi hanno tirato fuori e ci siamo messi sulla parte superiore dell’aereo”.
Un grande rimpianto di Danila è quello di non aver avuto altri figli e un grande amore che sia diventato suo marito: “Io ho avuto uomini che ho amato e che mi hanno amato moltissimo. Però per questo mestiere devi essere concentrato su quello. Avrei voluto incontrare un uomo che diventasse mio marito e avere altri figli ma non è successo. Avrei voluto una famiglia numerosa. Io mi sono sposata giovanissima, a 15 anni, perché aspettavo Christian. E meno male perché ho incontrato questo meraviglioso ragazzo nella mia vita e sono stati gli anni più belli”. Nella sua vita, però, c’è Manuel: “Lo conosco da 9 anni, viveva in Sardegna e poi si è trasferito a Milano. Lui insegnava ai bambini. Nessuno può imitare l’amore di mio figlio (scomparso a 22 anni, ndr). Ma è come se qualcuno me lo avesse mandato. Abbiamo iniziato a collaborare, a scrivere delle canzoni”.