STOCCARDA – Dopo lunghe trattative, il ministro dell’Energia del Qatar Saad Sharida al-Kaabi ha annunciato un accordo sulle forniture di gas liquido alla Germania. La conclusione del contratto ha sorpreso molti osservatori: a ottobre, il ministro dell’Economia Robert Habeck, che si era già recato nel Golfo a marzo, aveva lasciato intendere che l’accordo fosse fallito. Il contratto prevederebbe consegne per almeno 15 anni, il che è una buona notizia.



La notizia cattiva è che il gas naturale liquefatto non verrà consegnato prima del 2026. “Se i partecipanti al mercato tedesco non si assicurano quantità sufficienti a un prezzo ragionevole entro il 2023, dovranno ricorrere ai mercati spot, e saranno esposti alle fluttuazioni dei prezzi globali”, ha dichiarato a Tagesschau Andreas Schröder, esperto di energia presso la società di consulenza ICIS. Si prevedono possibili colli di bottiglia nella fornitura di gas, soprattutto nell’inverno 2023-2024, quando gli impianti di stoccaggio del gas saranno vuoti e non si potrà ricorrere ai gasdotti russi per il rifornimento primaverile.



Il GNL del Qatar non è peraltro destinato a risolvere i problemi energetici della Germania. L’accordo prevede la fornitura di un massimo di due milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto all’anno. Questo valore, anche se il consumo dovesse ridursi del 10-15%, potrà coprire solo una piccola parte del fabbisogno di gas tedesco. Sarà necessario stipulare contratti con altri partner. Negli ultimi mesi, le consegne di GNL dai Paesi Bassi, dal Belgio e dagli Stati Uniti hanno contribuito a rifornire il mercato energetico tedesco. I terminali GNL dovrebbero avere una capacità totale di 25 miliardi di metri cubi di gas, pari a un quarto del fabbisogno totale.



Nel frattempo sono in vigore le misure di risparmio energetico. Secondo le raccomandazioni del Governo, nei luoghi di lavoro, la temperatura ambiente minima è stata ridotta: è consentito un massimo di 19 gradi. Le aree comuni in cui le persone non sono stabilmente presenti potrebbero non essere più riscaldate, e l’acqua del rubinetto dovrebbe essere fredda se usata solo per lavarsi le mani, oppure la temperatura dovrebbe essere abbassata al minimo indispensabile.

L’uso di sistemi pubblicitari luminosi è vietato in determinate fasce orarie, per ridurre il consumo energetico non necessario, soprattutto nei settori commerciale, della vendita al dettaglio e dei servizi. L’illuminazione di edifici e monumenti pubblici non residenziali è vietata a meno che non sia necessaria per mantenere la sicurezza stradale. In alcune piscine la vasca esterna è stata chiusa, così come la sauna, e la temperatura dell’acqua è stata abbassata di un grado (sto meditando di acquistare una suit in neoprene!).

Secondo il rapporto del 2 dicembre sul sito della Bundesnetzagentur (l’agenzia federale che gestisce la rete), la fornitura di gas in Germania è al momento stabile. La sicurezza dell’approvvigionamento è attualmente garantita e il piano di emergenza del gas è fermo al livello 2. Nel complesso, la Bundesnetzagentur continua a valutare la situazione come “tesa” e non può escludere un ulteriore deterioramento delle forniture.

Lo stato complessivo di riempimento dei serbatoi in Germania è del 98%. Il consumo di gas nella settimana 47 è stato del 21% inferiore al consumo medio degli ultimi quattro anni, ma è aumentato del 12% rispetto alla settimana precedente. Le temperature sono state di 0,5°C più calde rispetto agli anni precedenti. Le temperature previste per le prossime settimane sono di 0,68°C al di sotto della media degli ultimi quattro anni. Si prevede pertanto un aumento dei consumi.

La Bundesnetzagentur sottolinea espressamente l’importanza del risparmio nel consumo di gas. Una carenza nazionale di gas in inverno potrà essere evitata solo se i consumi verranno ridotti almeno del 20%. Contestualmente, i terminali GNL dovranno essere operativi all’inizio del 2023, come previsto. In sintesi, si naviga a vista, per il momento senza grossi problemi…

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