STOCCARDA – La gestione dell’immigrazione irregolare è al centro dell’agenda politica in molti Paesi occidentali. Le strategie adottate sono molteplici. Negli Usa gli immigrati clandestini vengono braccati dalla polizia federale e rispediti al mittente in aereo, ammanettati e incatenati. In Italia vengono inviati per qualche settimana in un resort di lusso in Albania, per poi essere riportati in Italia su ordine dei giudici.
A poche settimane dal voto (in programma il 23 febbraio), il tema immigrazione tiene banco anche nella campagna elettorale tedesca. Mercoledì 29 gennaio il Bundestag ha approvato una mozione presentata dalla Cdu, che prevede controlli permanenti alle frontiere con tutti i Paesi vicini e il divieto di entrare per tutte le persone senza documenti d’ingresso validi, anche se fanno richiesta di asilo. Il Governo federale dovrebbe sostenere i Bundesländer nell’attuazione dei respingimenti, tramite la creazione di “centri di uscita federali”, in cui i candidati all’espulsione potrebbero restare per un tempo indefinito, in attesa di ritornare al Paese d’origine. Si tratta di un documento di indirizzo programmatico, che potrebbe ispirare future leggi.
Due giorni dopo, il Bundestag ha invece respinto un disegno di legge sulla “limitazione degli afflussi”, che prevede un inasprimento della politica migratoria, presentato sempre su iniziativa della Cdu: 349 deputati hanno votato contro, 338 a favore, 5 astenuti. Friedrich Merz, segretario della Cdu, nonché prossimo Cancelliere in base ai sondaggi, ha cercato l’approvazione con il sostegno delle ali parlamentari estremiste Afd e Bsw (il partito formatosi da una costola della sinistra a opera di Sahra Wegenknecht), subendo pesanti critiche da parte dei partiti centristi.
La legge si componeva di tre parti principali: 1) Non solo il controllo ma anche la “limitazione” (parola tabù) dell’afflusso di migranti dovrebbe essere posto come obiettivo generale. 2) Il ricongiungimento familiare per coloro che necessitano di protezione sussidiaria dovrebbe essere fermato. 3) La polizia federale dovrebbe avere la propria responsabilità per le “misure di fine soggiorno” nelle 5.700 stazioni ferroviarie di tutta la Germania. Come suggerisce il riferimento alle “stazioni ferroviarie”, dietro i tecnicismi in burocratese traspare l’intenzione di fare applicare gli accordi di Dublino. La Germania confina infatti solo con altri Paesi Ue, che dovrebbero farsi carico delle richieste di asilo.
Il tema migrazione ha tenuto banco anche durante il duello televisivo Merz-Scholz, andato in onda domenica 9 febbraio. Il Cancelliere Scholz ha affermato che il Governo semaforico ha effettuato complessivamente 40.000 espulsioni, mentre l’immigrazione irregolare sarebbe diminuita del 34% nel 2024. Secondo il “fact-checking” di Tagesschau, entrambe le affermazioni sono corrette. A differenza, sempre secondo Tagesschau, dell’affermazione secondo cui nel gennaio 2025 si sarebbe registrato il numero più basso di richieste di asilo dal 2016. Secondo diversi osservatori, il duello sarebbe finito in parità.
Quali sono le altre tematiche calde della campagna elettorale? La Afd propone lo slogan “Zeit für Deutschland” (tempo per la Germania), una specie di “Germany first” che cerca di cavalcare lo Zeitgeist trumpiano. L’Unione Cdu-Csu propende per “ordine, legalità e sicurezza”, un messaggio simile a quello di Afd, ma senza lo stigma associato a quest’ultima. Il partito liberale Fdp dell’ex ministro delle finanze Christian Lindner si propone come l’élite dei detentori del sapere e delle ricette in campo economico.
Il partito di sinistra “die Linke” cerca di intercettare il malcontento degli elettori con basso potere d’acquisto, che hanno pensioni basse e affitti alti. La costola della sinistra Bsw vuole la pace con la Russia, come se questa fosse possibile senza la cooperazione dell’alleato statunitense. La Spd propone come messaggio la persona del Cancelliere Scholz, una specie di usato più o meno sicuro. I Verdi, infine, ripropongono il messaggio ecologista in salsa economica.
Come sarà la prossima maggioranza? I partiti governativi sono restii ad allearsi con Afd, percepita come un ricettacolo di pulsioni di sapore nazista. Ma cavalcare i temi del partito di Alice Weidel potrebbe essere necessario per intercettare i movimenti della pancia del corpo elettorale. E naturalmente in democrazia, il primo obiettivo dei politici è essere eletti.
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.