BUCAREST – Anche quest’anno l’esperienza della Colletta alimentare ha valicato i confini nazionali ed è approdata – come accade da tempo – in Romania. Promossa dalla Federazione dei Banchi Alimentari romeni insieme alle nove banche regionali del Paese, rappresenta probabilmente la più grande campagna di solidarietà nazionale, con un impatto significativo nella vita di migliaia di persone bisognose.



3.200 i volontari attivi, 810 i negozi che, disseminati in tutta la Romania, hanno aderito all’iniziativa.

Nei supermercati vengono allestiti, poco oltre le casse, contenitori speciali che attendono di essere riempiti: sarà la generosità dei clienti a destinare prodotti non deperibili a chi spesso è privo anche del necessario.



Se nel 2022 l’impegno per la spesa solidale era durato l’intero mese di dicembre, quest’anno, nello stesso mese, i volontari hanno presidiato i supermercati da venerdì 15 a domenica 17.

L’evento è stato preparato con cura. La segreteria generale del Banco aveva approntato per tempo il materiale di rito: i moduli  da compilare con i dati personali di ciascun volontario, la disponibilità al turno mattutino o pomeridiano della durata complessiva di cinque ore e mezza; l’indirizzo del proprio domicilio per consentire l’assegnazione di un supermercato più facilmente raggiungibile. Al responsabile di ogni “squadra” venivano poi fornite le pettorine arancioni con la scritta “Voluntar – banca pentru alimente” e i relativi sacchetti (punga in romeno) nei quali riporre i prodotti acquistati da clienti generosi.



Quasi tutti gli amici della comunità di Bucarest, nel fine settimana di metà dicembre, si sono resi disponibili. Le testimonianze al riguardo sono davvero commoventi: da quelli che, come me, avevano il problema di “agganciare” gli acquirenti senza conoscere minimamente la lingua, a quelli che, capitati nei supermercati di periferia, incontravano persone convinte di dover ricevere loro gli alimenti invece di comprarli…

Commovente una donna romena che, conoscendo come tanti del posto la nostra lingua, di fronte alla goffaggine dei miei approcci, mi ha sussurrato discretamente: “Su decisa! Non serve parlare, il cuore della gente è lo stesso dovunque!”

E che dire di un’operaio italo-romeno: dopo aver accettato da un volontario l’invito ad acquistare qualche prodotto, è tornato di lì a poco con il sacchetto colmo, agitandolo come un trofeo.

Per non parlare di Ingrid, una bimbetta bionda di dieci anni che, in perfetto italiano, ha chiesto a un volontario il sacchetto arancione per poi consegnarlo alla madre: “Lei comprerà senz’altro qualcosa per i poveri!”

E ancora: tre giovanotti stanno discutendo animatamente tra loro. Riconoscerli è semplice: sono un calabrese, un romano e un siciliano. Non si tratta, attenzione, di una barzelletta: un volontario li avvicina, offre loro un sacchetto proponendo di usarlo per la spesa destinata agli indigenti. Così tre italiani, mentre condividono il bisogno di tanti romeni, rischiano di scoprire che quello stesso bisogno ce l’hanno nel cuore anche loro!

In ogni supermercato la carità diventa contagiosa tanto che un padre, un po’ recalcitrante di fronte alla proposta della Colletta, si sorprende a guardare la figlia mentre avvicina i clienti invitandoli ad acquistare qualche prodotto per i più disagiati. È solo allora che decide di metterci la faccia anche lui: stupito dalla disinvolta libertà della figlia, accetta di seguirla per ridiventare finalmente bambino.

La narrazione potrebbe continuare: nei tre giorni della Colletta i negozi si sono trasformati in veri e propri luoghi di incontro e non solamente a Bucarest, ma in tutte le comunità della Romania dove centinaia di volontari, offrendo il proprio tempo, hanno verificato che il loro bisogno non era per nulla diverso da quello dei poveri perché il bisogno, quello vero, va ben oltre la mera esigenza di riempire pancia e stomaco.

I dati della Colletta 2023 sono impressionanti: tra il 15 e il 17 dicembre, si sono raccolte in Romania più di 200,9 tonnellate di cibo che verranno distribuite grazie a 353 strutture caritative. Queste risorse giungeranno a breve sulla tavola di 72mila persone bisognose: famiglie, anziani, bambini, persone senza fissa dimora, madri sole, disabili non autosufficienti, vittime di violenza domestica e chi più ne ha, più ne metta.

Per nulla trascurabile, l’ultimo dato: come è accaduto lo scorso novembre in Italia, anche in Romania il bilancio della colletta 2023 supera di 171 tonnellate quello della precedente edizione.

Impossibile, a questo punto, non citare san Paolo. La carità, sosteneva, “non avrà mai fine” (1Cor 13,8) e più oltre incalzava: “Ora dunque rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più grande di tutte è la carità!” (1Cor 13,13).  A guardare la Colletta alimentare in Romania siamo ben lieti di potergli, ancora una volta, dare ragione!

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