Dopo aver criticato il falso mito della maggioranza russofona nel Donbass, che fa il gioco di Putin, impegnato a ricostituire la vecchia Unione Sovietica, con Lyudmila Filipovich, dottore in filosofia, vicepresidente dell’Associazione ucraina di studi religiosi, professore del seminario teologico della Chiesa greco-cattolica ucraina, in questa seconda parte dell’intervista affrontiamo i temi del rapporto con l’Europa e delle falsità storiche propagandate da Putin nel suo ultimo discorso.
Il popolo ucraino si era abituato a parlare russo perché obbligato?
Esattamente. Oggi in quanto minoranza etnica nello Stato ucraino, i russi hanno il diritto di usare la loro lingua, ma nessuno li ha invasi, né occupato i loro spazi. Chi vieta ai turchi in Germania o ai greci in Italia di parlare turco o greco? Nessuno. Ma la lingua ufficiale è la lingua di Stato. Un greco farà carriera in Italia senza conoscere l’italiano? Riuscite a immaginare un membro del Parlamento italiano o un membro del governo italiano che parla una lingua non italiana? Perché tutte le donne ucraine anche di lingua russa che vanno a prendersi cura degli anziani in Italia imparano l’italiano e le russe che vivono in Ucraina da 70 anni non sono ancora in grado di imparare l’ucraino? La lingua italiana è più facile per le donne ucraine della lingua russa rispetto all’ucraino?
Esiste una sorta di muro, è questo che intende? O è propaganda alimentata da Mosca?
Il problema delle richieste della popolazione di lingua russa non si limita alla propaganda di Mosca. Ha radici storiche a diversi livelli, con aspetti psicologici. Per parlare ucraino anche qui, a Kiev, servono volontà, impegno, resilienza, un alto livello di identità personale, responsabilità. Abbiamo bisogno di una rivoluzione nei cervelli e le persone, purtroppo, sono per lo più pigre e fanno quello a cui sono abituate, anche se non è giusto.
L’Ucraina è un paese molto religioso. Cosa dicono le Chiese cattolica e ortodossa di ciò che sta accadendo?
Tutte le chiese, eccetto la Chiesa ortodossa russa, che è scioccamente silenziosa perché aspetta ciò che dirà Mosca, come ha sempre fatto, sostengono il popolo nella sua ricerca di indipendenza e di scelta europea. Anche musulmani ed ebrei chiedono la difesa dell’Ucraina. Si ascoltano costantemente appelli patriottici, si condanna una guerra ingiusta, si chiede il ritorno della Crimea all’Ucraina e si tengono preghiere congiunte tra i leader delle associazioni e delle comunità religiose. Come ai tempi del Majdan, la Chiesa è insieme al popolo, grazie a quella parte consapevole che comprende la responsabilità storica verso le generazioni future.
Cosa pensa dell’Unione Europea? Ritiene che non riesca a trovare una soluzione accettabile per l’Ucraina? Vi sentite delusi?
La Ue è una comunità di popoli che condividono e aderiscono a valori democratici comuni. Negli ultimi anni sono insorti problemi difficili, sono nate anche controversie, ma solo un fronte unito può resistere ai pericoli totalitari posti da Mosca oggi. E non tanto in Ucraina, quanto in tutta Europa. Dalle richieste sciocche da parte di Mosca alla Nato ai loro ultimatum sul gas, l’Europa deve essere responsabile, solidale e capire da dove viene la minaccia a tutta la civiltà europea. La soluzione deve essere una sola: sostenere quei paesi che dimostrano il loro orientamento democratico e vogliono entrare nell’Ue, accettarli come membri dell’Ue.
Il popolo ucraino vuole davvero l’adesione alla Nato? Mosca non accetta di confinare con un Paese appartenente alla Nato. Quanto vi sentite realmente minacciati da Mosca?
Di fronte a una minaccia militare su vasta scala da parte di Mosca, nel contesto della guerra della Nato, questa è l’unica garanzia che non saremo soli in questa lotta. Finora gli ucraini stanno trattenendo la minaccia della Russia all’Europa. Già 20mila persone sono morte per la pace e la tranquillità dell’Europa. Siamo sicuri che Mosca non fermerà le sue minacce fino a quando non conquisterà l’Ucraina. Questa idea di un “popolo unico” ha avvelenato i russi per secoli, lo ha detto Putin quando ha firmato la dichiarazione di indipendenza delle repubbliche del Donbass.
Putin ha detto che l’Ucraina è un’invenzione russa, che la nazione ucraina non è mai esistita.
È ora di togliersi dalla testa questi folli miti. Il mondo russo può essere sconfitto solo costruendo il nostro mondo ucraino. Questo è quello che cerchiamo di fare. (2 – fine)
(Paolo Vites)
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