“La situazione delle nostre foreste negli ultimi anni è decisamente migliorata e rappresenta uno dei più importanti risultati raggiunti dall’Unione, anche e soprattutto grazie alla Politica agricola comune. Tuttavia non possiamo fermarci, e per i nostri agricoltori e silvicoltori dobbiamo mettere a disposizione strumenti di gestione dei rischi e delle catastrofi che, insieme a una maggiore innovazione e digitalizzazione del settore, tutelino un sistema tanto fondamentale, quanto fragile”. Così Paolo De Castro, coordinatore S&D alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo, nel suo intervento in Assemblea plenaria a Bruxelles con una risoluzione sulla strategia forestale europea.



“In controtendenza rispetto ai trend globali – ha spiegato De Castro durante il dibattito, votato ieri a larga maggioranza con 462 voti a favore, 176 contrati e 59 astensioni – negli ultimi vent’anni abbiamo infatti assistito a un incremento delle nostre foreste per una superficie pari alle dimensioni del Portogallo, con impatti sociali significativi per un settore, quello della bio- economia, che rappresenta quasi il 10% dell’occupazione europea. Segno di una strategia europea che, seppur migliorabile, ha portato a risultati enormi”.



Rivolgendosi al commissario all’Agricoltura Ue, Janusz Wojciechowski, l’europarlamentare PD ha quindi ricordato “le immagini delle decine di migliaia di ettari di bosco distrutti in Veneto, Trentino e Friuli dal maltempo nel 2018. I nostri agricoltori e silvicoltori – caro Commissario – devono diventare i veri protagonisti nella sfida per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, rafforzando ulteriormente lo stoccaggio di carbonio delle nostre foreste: solo con incentivi adeguati potranno seguire appieno il percorso segnato dalla Strategia sulla Biodiversità dal New Green Deal, e dare ai nostri cittadini le risposte coraggiose e non più procrastinabili che si attendono”.

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