Damiano David, cantante dei Maneskin, rompe il silenzio e interviene sul caso Grillo attraverso un video pubblicato sui social network, per mezzo del quale lancia una frecciata al leader del Movimento Cinque Stelle: “Non sono io il pubblico ministero e non sta a me giudicare l’innocenza o la colpevolezza, quello lo farà chi di dovere. Io voglio soltanto parlare alle persone che avvalorano la tesi secondo la quale se uno stupro viene denunciato dopo otto giorni allora non era stupro. Non è così”. Parole che si riferiscono a quelle pronunciate dal comico genovese nel suo filmato di difesa nei confronti del figlio Ciro, nel quale afferma: “Una persona che viene stuprata la mattina, il pomeriggio fa surf e dopo otto giorni fa la denuncia è strano”.



Frasi alle quali il cantante ha dato pronta risposta: “Ci sono persone, soprattutto donne che si rendono conto dello stupro molto tempo dopo e che trovano il coraggio di denunciare molto tempo dopo. Perché siamo abituati a pensare che molte cose siano legittime, quando in realtà non lo sono e perché c’è un problema proprio di fondo e di educazione”.



DAMIANO DEI MANESKIN VS GRILLO: “FRASI DISUMANE”

Damiano dei Maneskin non ha dunque digerito lo sfogo di Beppe Grillo, definendo “disumane” le sue affermazioni e rivolgendo un appello ai suoi fan: “Vi prego di informarvi e di astenervi da dichiarazioni tanto disumane. Almeno, ai miei followers, dico, ecco”. Ovviamente, in men che non si dica sono arrivate migliaia di messaggi di approvazione nei confronti del frontman del gruppo vincitore del 71° Festival di Sanremo con il singolo “Zitti e buoni”, tesi a esaltare la fluidità dei suoi ragionamenti e, soprattutto, l’importanza delle sue parole a livello sociale, dal momento che per moltissime persone, perlopiù giovani, lui, al pari di tanti altri colleghi dell’universo musicale, rappresenta un modello di riferimento e da cui trarre ispirazione. Di conseguenza, vedere Damiano David veicolare messaggi tanto importanti per la nostra società su una tematica tanto delicata come la violenza sulle donne (sia essa sessuale, fisica, verbale o psicologica), fornisce davvero lo spunto per guardare al futuro con maggiore ottimismo.