Altro scoop di Striscia la notizia su Aboubakar Soumahoro. Ieri il tg satirico ha trasmesso un servizio in cui ha mostrato cosa raccontava il deputato sulla sua famiglia e la Lega Braccianti, oggi un “super scoop”. Stavolta, però, nel mirino finiscono anche Marco Damilano, ex direttore dell’Espresso, e Diego Bianchi, noto anche come Zoro, conduttore di Propaganda Live su La7. Dopo lo scoppio dello scandalo che ha travolto l’ex sindacalista e la sua famiglia, in molti hanno spiegato che Soumahoro è una figura costruita a tavolino da alcune persone vicine alla sinistra.



Lo sostengono anche Marco Barbieri e Mario Nobile, membri in Puglia della Direzione Nazionale di Sinistra Italiana. Infatti, ne avevano parlato con il loro leader Nicola Fratoianni, a cui avevano scritto una lettera per mettere in guarda il capo del partito sulle ambiguità che caratterizzavano il personaggio, «creato dal gruppo Gedi e da La7, in particolare dal programma Propaganda Live». Striscia la notizia ha trovato la “conferma”…



QUANDO DAMILANO E BIANCHI PARLAVANO DI “LEADERSHIP”…

Nel servizio di Striscia la notizia che andrà in onda oggi, infatti, verrà mandato in onda un filmato girato al Festival del giornalismo di Perugia risalente al 7 aprile 2019 a cui parteciparono gli stessi Marco Damilano e Diego Bianchi. «La costruzione di una leadership è difficilissima», diceva Zoro sul palco dopo un selfie con Aboubakar Soumahoro in uno stralcio anticipato dal tg satirico in vista della nuova edizione. La famiglia del deputato comunque, ora al centro di un’indagine della procura di Latina, era in prima fila ad applaudire. Nel frattempo, emergono dettagli in merito al sequestro di 13mila euro e sulle misure interdittive per Liliane Murekatete, la compagna dell’onorevole Aboubakar Soumahoro il cui ricorso contro il sequestro è stato rigettato.



Il gip del tribunale di Latina ha parlato di «consapevole e attiva partecipazione al meccanismo fraudolento» della madre, dei fratelli e degli altri indagati nella gestione dell’accoglienza ai migranti della cooperativa Karibù con «un sotteso interesse economico», dal momento che lei ha continuato a essere regolarmente pagata. Nella nuova ordinanza emessa dal gip Giuseppe Molfese, riporta Domani, si legge che la presenza della compagna di Soumahoro oltre a essere provata dalle sue firme sui documenti, si riscontra anche nel fatto che ha continuato a percepire lo stipendio per il suo lavoro nelle cooperative. Invece, secondo la procura, altri impiegati non venivano pagati, e venivano emesse fatture false per evadere le tasse e chiedere finanziamenti per servizi di accoglienza non corrisposti.