L’inviato di “Striscia la Notizia” Luca Abete ha scoperto un vero e proprio mercato nero del seme, a cui si rivolgono coppie omosessuali o aspiranti madri single che non potrebbero usufruire della fecondazione artificiale e nel quale gravitano anche uomini disposti a promettere gravidanze in cambio di soldi. L’inchiesta, ambientata a Napoli, ha consentito di individuare alcuni soggetti maschili avvezzi a tale pratica. Uno di essi, telefonicamente, credendo di parlare con una donna interessata al “servizio offerto”, ha dichiarato: “Faccio prenotare un appartamento. Hotel, bed and breakfast e motel mi espongono troppo. Faccio la donazione a volto coperto, in modo tale da non essere riconoscibile. Ho il terrore che un giorno questi bambini possano suonarmi alla porta”.
Un altro uomo che partecipa al mercato nero del seme ha rivelato di essere padre di altri figli estranei al suo nucleo familiare e nati proprio dai suoi incontri con altre donne in qualità di donatore: “In giro ho 5, massimo 6 figli, ma io devo rimanere anonimo perché sono sposato”.
MERCATO NERO DEL SEME, DOTT. DE STEFANO: “PRATICA CRIMINALE, RISCHI PER MAMME E FIGLI”
Nel prosieguo del servizio di “Striscia la Notizia” si ode un altro protagonista del mercato nero del seme dire: “Se io ti devo mettere in gravidanza, deve essere tutto realizzato per questa cosa, capito? Se stiamo insieme, facciamo l’amore e ti ingravido sicuramente la prima volta che lo facciamo. Analisi? Non servono, sono sano come un pesce. Quanto costa il tutto? Stiamo parlando di almeno 15mila euro in contanti”. Ma, ancor più scandaloso, la cifra può essere ritoccata al ribasso: come? “Se poi tu volessi fare incontri con gli uomini a pagamento, te li farei fare. Per fare l’accompagnatrice, capito? Per me non ci sono problemi, nel caso ti faccio pagare la metà della cifra, ma bisogna lavorare in maniera seria”.
Interpellato da Luca Aberte, il dottor Cristofaro De Stefano, direttore di Fisiopatologia della riproduzione presso l’ospedale “San Giuseppe Moscati” di Avellino, ha commentato il mercato nero del seme: “Siamo di fronte a una pratica criminale, che espone le pazienti e anche i nascituri ipotetici a rischi sanitari molto importanti, come la trasmissione di malattie infettive gravi – penso all’HIV – o di patologie genetiche. Inoltre, in caso di necessità di trapianto di midollo, per esempio, non sarebbe possibile risalire all’identità del padre”.
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