Adesso è ufficiale: la Roma ha aspettato che la Borsa fosse chiusa – come norma – per annunciare il passaggio di proprietà. Termina ufficialmente l’era di James Pallotta, inizia quella di Dan Friedkin: senza il Coronavirus e i tre mesi di lockdown probabilmente l’affare si sarebbe chiuso in tempi decisamente più rapidi, si è dovuti arrivare alla fine di agosto ma finalmente il closing è diventato realtà. La Roma ha un nuovo presidente: Pallotta era subentrato nel 2012 a Thomas DiBenedetto – dopo aver fatto parte del CdA della società giallorossa – e lascia dopo otto anni che sono stati non troppo semplici, iniziati in maniera positiva ma poi trascinatisi tra tante polemiche e risultati che sul campo non sono mai arrivati con costanza, fino alle aperte polemiche.
DAN FRIEDKIN NUOVO PRESIDENTE DELLA ROMA
Sotto la guida di James Pallotta, la Roma ha avuto il suo momento di massimo splendore con la semifinale di Champions League centrata nel 2018; certamente non va dimenticata la corsa con Rudi Garcia e il fatto che la squadra sia arrivata per tre volte al secondo posto in Serie A (alle spalle dell’inafferrabile Juventus di questo decennio), ma purtroppo bisogna anche sottolineare i sette allenatori che si sono succeduti sulla panchina e soprattutto gli illustri addii di Francesco Totti (che non ha mancato di togliersi esplicitamente parecchi sassolini dalle scarpe) e Daniele De Rossi, più che bandiere di tutta una piazza e invece quasi scartati come se fossero in eccesso. Poi le dimissioni del direttore sportivo Monchi, che fino all’ultimo ha difeso la scelta di affidarsi a Eusebio Di Francesco e quindi ha lasciato quando l’allenatore è stato esonerato: insomma, periodi bui che ora si spera possano diventare un ricordo con Friedkin.
Tuttavia, da quanto filtrato dagli Stati Uniti, il nuovo progetto che vedrà Dan Friedkin come presidente della Roma sarà da intendersi su base quinquennale: il primo triennio servirà più che altro come trampolino di lancio, con particolare attenzione sulla costruzione del nuovo stadio. Qualcosa che aveva fatto anche la Juventus dieci anni fa, con le dovute differenze; sul campo l’obiettivo principale sarà quello di tornare a disputare la Champions League ma, almeno pare, gli acquisti nella prossima sessione di calciomercato non saranno con il botto. Tradotto, Paulo Fonseca (confermato come allenatore) dovrà mettere molto del suo per provare a riportare la Roma al posto che le compete.