Dani Alves, ex calciatore del Barcellona e della Juventus, baluardo della fascia della nazionale brasiliana, è stato condannato, ritenuto colpevole di violenza sessuale. Il giocatore brasiliano dovrà quindi scontare una pena di quattro anni e sei mesi di carcere. L’indiscrezione della sentenza era trapelata già nella giornata di ieri, così come rivelato da La Vanguardia, secondo cui Dani Alves sarebbe stato convocato dall’Alta corte di Barcellona. Il processo, come si legge sul sito del Corriere dello Sport, si era svolto fra il 5 e il 7 febbraio scorsi, e aveva visto appunto come imputato proprio l’ex giocatore, accusato di violenza sessuale ai danni di una ragazza che era stata conosciuta durante una serata in una discoteca.



Una convocazione, ricorda ancora il quotidiano sportivo, che aveva sorpreso tanti e alla fine, alla luce della sentenza di condanna, si capisce chiaramente il perchè di quanto avvenuto in queste ore. L’avvocato di Dani Alves, Ines Guardiola, chiedeva da tempo la libertà provvisoria per il suo assistito fino alla sentenza, richiesta che però non è mai stata accolta a causa, secondo i giudici, della possibilità che il giocatore potesse fuggire in Brasile, il paese natio, rendendosi quindi irreperibile.



DANI ALVES CONDANNATO PER VIOLENZA SESSUALE: LA RICHIESTA DELL’ACCUSA

Il tribunale ha quindi convocato tutte le parti coinvolte nel processo, compreso anche l’avvocato dell’accusa, Ester Garcia, nonché appunto quello della difesa Guardiola, e il pubblico ministero, Elisabet Jiménez; oltre naturalmente allo stesso Dani Alves.

I fatti della violenza sessuale risalgono alla fine dell’anno 2022, precisamente al 30 dicembre di due anni fa, quando lo stesso calciatore brasiliano avrebbe aggredito sessualmente una donna di 23 anni nel bagno dell’area riservata presso la discoteca che si trova a Barcellona, il locale Sutton. Secondo le anticipazioni Dani Alves rischiava una condanna fino a 12 anni di carcere, così come richiesto dai legali della vittima, mentre la Procura aveva chiesto nove anni. Alla fine il giudice ha condannato lo stesso ex calciatore a 4 anni, la l’avvocato, che aveva chiesto l’assoluzione, ha spiegato che farà ricorso.