Dania Mondini è stata emarginata dai superiori che volevano sostituirla, quindi vanno processati con l’accusa di atti persecutori. Questa la richiesta del procuratore generale Marcello Monteleone per sei dirigenti Rai in relazione al caso della conduttrice del Tg1 e ai 23 episodi che dimostrerebbero le vessazioni subite. A rischiare di finire a processo, come riportato dal Corriere della Sera, è l’intera catena di comando della redazione del telegiornale di Rai 1 dell’epoca, quindi i due ex direttori del Tg1, Andrea Montanari e Giuseppe Carboni, il vice Filippo Gaudenzi, la giornalista Costanza Crescimbeni, il caporedattore Piero Damosso e il suo vice Marco Betello.
I fatti contestati sarebbero avvenuti tra il 2018 e il 2021. Per l’accusa, il primo passo per portare a termine il piano di sostituzione di Dania Mondini sarebbe stato il trasferimento in una stanza occupata da un collega riguardo cui si sospettavano «legami con presunti ambienti della criminalità organizzata» e che pare fosse «sofferente di seri problemi intestinali». Ma quel provvedimento non riguardò solo la giornalista, assistita dagli avvocati Irma Conti e Francesco Falvo D’Urso.
CASO DANIA MONDINI, IN 6 RISCHIANO PROCESSO PER STALKING
Altri giornalisti traslocarono nello stesso ufficio. Ma questi ultimi abbandonarono la stanza senza richiami, mentre Dania Mondini venne sollecitata dai superiori a rientrarci, altrimenti le sarebbe stata prospettata la possibilità di toglierle la firma dai servizi. Inoltre, in un’altra circostanza le sarebbe stata tolta la redazione di un servizio importante sulla manovra economica. Sarebbe stata anche rimproverata di qualche inciampo durante la conduzione. Stando a quanto riportato dal Corriere, alcuni degli imputati avrebbero avuto approcci meno ruvidi per allontanarla, proponendole una promozione in cambio dell’abbandono della conduzione del Tg1.
La conduttrice del Tg1 avrebbe fatto buon viso a cattivo gioco, combattendo senza alzare la voce, ma quei comportamenti dei sei dirigenti Rai le avrebbero causato danni professionali e psicotici. Ci sono una serie di certificati che parlano di «un disturbo dell’adattamento persistente con sintomi ansiosi di grado lieve e una patologia cardiologica caratterizzata da fibrillazione». In una prima fase la procura aveva chiesto l’archiviazione dell’inchiesta, perché Dania Mondini avrebbe dovuto far valere le sue ragioni in sede civile, ma l’indagine è stata avocata dalla procura generale, che ha svolto l’istruttoria da capo, arrivando alla conclusione che i sei dirigenti Rai dovrebbero andare a processo. Il 15 gennaio si terrà l’udienza preliminare.