Tutto su Daniel, il fratello di Andreas Muller
Andreas Muller è legatissimo alla famiglia, in particolare al fratello Daniel reso invalido da una rara forma di meningite che lo ha colpito sin dalla tenera età. “Daniel ha avuto la meningite da piccolino. I problemi sono nati negli ultimi 6 anni quando ha cominciato a subire bullismo e si è accorto di non avere amici. Nella situazione di mio fratello starei malissimo. Lui è buono per cui racconta con difficoltà quello che subisce”, ha raccontato Muller in un’intervista rilasciata ai microfoni di Verissimo.
La malattia di Daniel ha coinvolto tutta la famiglia Muller come ha raccontato Muller che ha ammesso di essersi vergognato inizialmente della malattia di Daniel. “Mi vergognavo di avere un fratello invalido”, ha rivelato Andreas Muller in un’intervista nel 2017 a Velvet Mag. Proprio per amore del fratello Daniel, Andreas Muller ha cominciato a danzare .
La dedica di Andreas Muller al fratello Daniel
Andreas Muller ha cominciato a ballare per realizzare il sogno del fratello Daniele che gli chiedeva continuamente di ballare con lui. Andreas ha così deciso di realizzare il suo sogno e, dopo aver cominciato a ballare, non ha più smesso. A raccontarlo è stato lui stesso durante la sua partecipazione ad Amici. All’interno del talent show, infatti, il ballerino ha raccontato la propria storia aprendo il proprio cuore a tutti e raccontando e svelando la natura del rapporto con il fratello e perché ha deciso di cominciare a ballare.
“Mio fratello Daniel cresceva e mi vergognavo di lui. Mi vergognavo di avere un fratello invalido. Gli rispondevo male, ma lui voleva solo il mio affetto. Nelle lettere di Natale scrivevo che volevo che i miei genitori non litigassero e che volevo bene a mio fratello ma a lui non riuscivo mai a dirlo. Ho sempre sperato che Daniel crescendo guarisse ma non è stato così. Sono diventato un vandalo, uscivo, bevevo. Ero invidioso delle famiglie serene. Mio padre era fuori per lavoro e mio fratello peggiorava. Daniel mi chiedeva mille volte di ballare. Ho iniziato e non ho mai smesso”.