Oggi al Festival di Venezia è stata la giornata dedicata a “Queer“, il film di Luca Guadagnino che sta già creando numerose polemiche. Il 3 settembre ha sfilato anche Daniel Craig, attore protagonista della pellicola tratta da un libro scritto dall’autore Borroughs. La vicenda è ambientata negli anni ’50 dove un espatriato americano di nome William Lee vive isolato a Città del Messico. Qui incontra però Eugene Allerton, un giovane con cui sperimenta una nuova connessione, per lui totalmente inaspettata. All’interno del film spiccano scene di sesso tra Drew Starkey e Daniel Craig. Entrambi interpretano rispettivamente Eugene Allerton e William Lee, il protagonista.



Queer” di Guadagnino è senza dubbio uno dei film più attesi dopo la rassegna di Venezia, soprattutto dopo le dichiarazioni dei protagonisti, che hanno confessato quanto il film abbia diverse scene piuttosto spinte. Si tratta di una pellicola ambiziosa, dove si fatica a distinguere la realtà dalle allucinazioni. Luca Guadagnino ha però rifiutato categoricamente il termine “scandaloso” per descrivere il suo film: “Lo scandalo ha a che fare con qualcosa che irrompe in un universo di cui si vuol far parte. Io sono me stesso, a prescindere da quello che gli altri si aspettano“.



Luca Guadagnino su Daniel Craig: “Avevo un’ossessione, lui è un’icona totale e l’ho sempre ammirato”

Daniel Craig, protagonista del film oggi celebrato a Venezia, ha raccontato di aver interpretato per la seconda volta una persona omosessuale. La prima è stata 25 anni fa, con Love is The Devil, film di John Mayburry che raccontava tutta la vita del famoso pittore Francis Bacon. Daniel Craig, ex 007, ha confessato che Queer è un film che racconta una storia di passione, di desiderio e di amore”. Anche il rapporto con Guadagnino si è consolidato parecchio, proprio il regista ha ammesso di aver sempre amato Daniel Graig come attore, vedendolo come “icona totale” alla ricerca continua di cose nuove.



Il film riporta in scena una vicenda all’epoca censurata, quella raccontata dallo scrittore William S. Burroughs, il quale aveva scritto un romanzo che fece scandalo, soprattutto per il suo essere quasi autobiografico. Una storia che per Luca Guadagnino si è trasformata in un pallino nel corso del tempo: lui doveva farne un film. Un’ossessione che finalmente è riuscito a mettere in scena, portando alla luce varie tematiche come la solitudine e la riscoperta di sè stessi e del proprio corpo. Anche le scene sembrano ispirate a quadri d’autore, con una fotografia che riprende le opere di Hopper, il tutto distribuito dalla Lucky Red in Italia.