E’ di nuovo polemica negli Stati Uniti dopo che un afroamericano, tale Daniele Prude, è morto asfissiato, incappucciato dalla polizia. La vittima aveva 30 anni, e il video dell’arresto (che trovate qui sotto), con conseguente uccisione è già diventato virale. La vicenda risale allo scorso inverno, precisamente al mese di marzo, quando Prude, con problemi psichiatrici, esce nudo in strada durante la notte, fra la neve. Il fratello Joe decide di chiamare il 911, e quando gli agenti arrivano ammanettano Daniel, costringendolo a restare steso. Dopo di che, visto che lo stesso dava in escandescenze, decidono di mettergli una sorta di casco in testa, una protezione per i poliziotti contro gli sputi. Pochi minuti dopo arriva l’ambulanza ma l’arrestato ha già perso i sensi, e morirà una settimana dopo in ospedale. Il caso, come sottolinea anche il Corriere della Sera, non sembra per nulla equiparabile ai precedenti episodi di violenza e brutalità, ma semmai è più da iscriversi nell’incuria, nella mancanza di compassione verso una persona ormai indifesa e soprattutto instabile mentalmente.



DANIEL PRUDE, AFROAMERICANO UCCISO DOPO ARRESTO: LE PAROLE DEL SINDACO DI ROCHESTER

Peccato però che in tempi dove le tensioni razziali sono alle stelle, la notizia sia arrivata ai media, anche perchè la causa della morte di Dupre, come sentenziato dal medico legale che ha eseguito l’autopsia, è stata «omicidio per asfissia». La famiglia ha già denunciato il tutto attraverso una conferenza stampa, mentre il movimento Black Lives Matter è immediatamente sceso in campo al fianco dei cari di Daniel, chiedendo il licenziamento e l’incriminazione degli agenti. Sulla vicenda si è espressa anche Lovely Warren, la sindaca di Rochester, la città dove è avvenuto il fatto, che ha spiegato: «Sapevo da marzo, ma non potevo fare nulla per via di una norma del 2015 del governatore Andrew Cuomo che obbliga a trasferire all’Attorney General dello Stato la competenza di tutti i casi di cittadini che muoiono mentre sono nelle mani della polizia». Ma le parole non sono bastate a placare la folla inferocita, che ha contestato apertamente la stessa davanti al municipio.



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