Inglese, vive a Los Angeles, ma in Toscana ha lasciato un pezzo del suo cuore. Daniel Sharman è il protagonista della serie televisiva “I Medici”, coprodotta da Lux Vide con Rai Fiction, Big Light Productions e Altice Group. L’attore londinese è entrato nel cast nella seconda stagione nei panni di Lorenzo il Magnifico e lo ritroviamo ora nella terza, che ha per sottotitolo “Nel nome della famiglia”, in onda da stasera, lunedì 2 dicembre su Rai1 per quattro prime serate. Quali nuove sfide affronterà il “suo” Lorenzo de’ Medici? “La seconda stagione si è chiusa con la congiura dei Pazzi, in cui il fratello di Lorenzo, Giuliano, viene assassinato nella cattedrale di Santa Maria del Fiore. Adesso la storia prosegue con Lorenzo che è disposto a tutto pur di difendere la sua famiglia dai nemici. Vivrà un periodo di crescita e di prosperità, sarà più maturo, anche d’età. Vedrete come costruisce il suo rapporto con la moglie Clarice (l’attrice scozzese Synnøve Karlsen, ndr) e i figli. La terza stagione tratteggia l’ascesa e la caduta di una figura storica per Firenze, un uomo saggio, un mito”.
Daniel Sharman è Lorenzo il Magnifico
Daniel Sharman confessa che gli sarebbe piaciuto avere il potere e la cultura di Lorenzo de’ Medici: “Chi non avrebbe voluto avere il suo potere, la sua cultura? Ma è vero anche che interpretandolo mi sono concentrato soprattutto sugli aspetti più umani. Mi interessava la sua ambizione. Volevo far capire che nella luce della gloria c’è sempre un lato oscuro. Di Lorenzo io apprezzo soprattutto il mecenatismo, il fatto che abbia dato risalto ad artisti straordinari che hanno regalato tante opere d’arte al mondo. Anch’io, nel mio piccolo, dipingo quadri a olio”. L’attore ha iniziato a recitare a 9 anni a teatro nella Royal Shakespeare Company: all’epoca era già preparato sul Rinascimento? “No, a parte l’arte non ne sapevo molto. Ho dovuto studiare per il ruolo, ho passato diverse settimane da solo in Toscana con una brava guida, ho parlato con alcuni professori universitari a Firenze e mi sono letto una biografia di Lorenzo de’ Medici di centinaia di pagine durante un viaggio in Uganda”. Nonostante abbia frequentato l’Italia da due anni svela: “Il mio italiano è terribile. Però voi vi fate capire sempre, anche solo dai gesti: è una cosa che amo degli italiani”.