Daniela Ferolla, Miss Italia 2011 e volto noto di casa Rai, ospite negli studi di Oggi è un altro giorno. Le prime parole sono state per il suo programma Linea Verde Life: “Con Linea Verde Life quest’anno la mia missione è stata quella di prendere un attimo di respiro, ovviamente questo periodo è un po’ limitante ma stiamo avendo un sacco di risultati positivi e questo ci fa davvero piacere. Girando l’Italia ho scoperto che è meravigliosa, non è un luogo comune dirlo, io mi ritengo molto fortunata, giro tantissimo, scopro un’Italia vera, i paesi, le province, le persone che incontriamo, tanti giovani che si danno da fare soprattutto dopo il primo lockdown, c’è stata una grande apertura soprattutto durante l’estate, abbiamo scoperto un’Italia che si sta reinventando”. In studio in apertura vi era Rita Dalla Chiesa, e Daniela Ferolla ha svelato: “Pensa che mio papà, che si chiama Fernando ha lavorato proprio con il generale Dalla Chiesa e mi racconta spesso di quel periodo tragico”.
DANIELA FEROLLA: “MIO PAPA’ E’ STATO RIGIDO MA NON TROPPO”
“È stato da una parte un papà rigido – ha proseguito Daniela Ferolla – nell’arma ci deve per forza essere un rigore. Quando ho fatto miss Italia lui era comunque felice era al settimo cielo, poi mi diceva sempre che avevo la testa sulle spalle quindi potevo fare qualsiasi cosa. Mio papà e mia mamma mi hanno insegnato ad essere autonoma e determinata, sono una femminista e dobbiamo poter fare qualsiasi cosa, da quando sono piccolina ho sempre cercato di realizzarmi, mantenermi, essere una donna in carriera senza rinunciare alla famiglia”. Sul complicato mondo della moda: “Ho iniziato facendo Miss Italia e la modella, non è facile perchè è un mondo difficile, complicato, ti vogliono perfetta ma la perfezione non esiste, ci possiamo mantenere in forma e mangiare bene ma non è facile perchè richiedono certe misure, io per loro non andavo bene, assolutamente no, è incredibile perchè sono un metro e 80, porto una taglia 40/42, ma mi dicevano che dovevo dimagrire, che dovevo fare la vita che facevano le mie colleghe all’epoca, mangiare una mela, figurati io che sono cilentana, non potevo fare una vita di questo tipo, mi intristivo e ho cominciato a fare altro”.