L’ex gieffina Daniela Martani ha espresso molto chiaramente le sue posizioni “non allineante alla narrazione attuale sul Coronavirus”, come le ha definite su Instagram. Anche oggi ha voluto ribadire il suo punto di vista con un nuovo post social in cui invitava i follower a scriverle in privato nel caso in cui avessero storie da raccontare sull’argomento. La Martani ha quindi aggiunto: “Chi vuole continuare a spaventare le persone con questa narrazione terroristica del virus è un criminale”. Il suo punto di vista è chiaro e l’ex gieffina non intende indietreggiare di un solo passo: “Non siamo immortali, ogni giorno le persone muoiono per gravi patologie quasi tutte causate dallo stile di vita, da ciò che mangiano, bevono, fumano, ma sembra che a causa del Covid non esistano più”, ha aggiunto. Le sue parole fanno da didascalia ad un post che sottolinea il suo precedente pensiero sull’argomento, che resta controverso: “Fanno centomila tamponi al giorno a gente sana che non ha nessun sintomo per cercare disperatamente positivi al Covid” – si legge nell’immagine pubblicata dalla Martani – “Poi se un malato di tumore chiede di fare una Tac al servizio sanitario nazionale gliela fissano nel giugno 2023, tanto se muore nel frattempo lo archiviano come morto di Covid! Questa è la triste e criminosa realtà”, conclude il post.



DANIELA MARTANI, LA SUA POSIZIONE SUL COVID

Sono parole molto forti quelle usate da Daniela Martani con le quali prova a far valere sui social le proprie ragioni rispetto alla situazione Covid. Critiche che vengono in qualche modo sostenute anche da alcuni suoi follower che sotto al post commentano: “Il SSN è andato a nozze col covid, visite specialistiche bloccate… già non funzionava prima la sanità pubblica e col covid è peggiorata. Però se vai privatamente non hai problemi e trovi gli stessi medici del SSN!!”. E non è il solo utente a sposare la tesi della Martani ed a ribadire i tempi di attesa spesso inarrivabili per una semplice Tac. “Niente di più giusto senza contare che se hai la febbre e devi verificare se hai il Covid non ti pensano nemmeno”, scrive ancora un altro follower. Non tutti però la pensano esattamente così, come un altro utente che trova il paragone tumore-Covid piuttosto azzardato: “Lo Stato come dice la Costruzione ha il dovere di tutelare i cittadini…. Più tamponi si fanno, più si scoprono asintomatici. Per essere chiaro il Covid è un virus non una malattia”, scrive, contestando le parole dell’ex gieffina.



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