Daniela Martani offesa su Facebook, la sentenza
Daniela Martani è a dir poco indignata dopo l’esito della causa civile di primo grado che la vedeva come parte offesa. L’ex gieffina ed ex naufraga dell’Isola dei Famosi, nelle passate ore ha postato su Instagram la sentenza del Tribunale di Roma, in riferimento alla causa in oggetto. In merito al contenuto, è possibile leggere come in tre differenti casi la Martani sarebbe stata insultata sui social con epiteti del calibro di “tr*oa” e “putt*na”. Tuttavia, si legge nella sentenza postata dalla donna, secondo la giudice “l’offesa arrecata con le espressioni sopra riportate non può certamente ritenersi grave, arrecando un pregiudizio assolutamente futile, rimasto peraltro del tutto indimostrato”.
Non la penserebbe però nel medesimo modo Daniela Martani, che nella didascalia al post ha commentato: “Sappiate che questa giudice ha sentenziato che scrivermi “tr*ia e putt*na” pubblicamente su Facebook non solo non è un’offesa grave, ma mi ha anche condannata a pagare le spese processuali nonostante abbia portato prove incontestabili sulla paternità delle offese”.
Daniela Martani, solidarietà sui social
Daniela Martani ha puntato così il dito contro la giustizia italiana commentando ancora: “Sappiate anche che, per ‘l’ingiustizia” italiana, se qualcuno vi scrive che siete delle tr***e e poi al processo nega di esserne l’autore, è sufficiente come dichiarazione per farla franca anzi la colpa cadrà su di voi per aver osato denunciare. Questo è lo stato della giustizia in Italia, dove le persone che subiscono ingiustizie, soprusi offese, invece di essere tutelate e difese, vengono punite e umiliate. Vergogna”.
Uno sfogo duro che arriva dopo la sentenza e che ha visto i tanti utenti social questa volta essere dalla sua parte. Sotto al post, infatti, in tanti follower si sono detti senza parole per l’accaduto: “Mio Dio, solidarietà a te, mi dispiace”, scrive una ragazza. “Mi dispiace ma in Italia è tutto possibile…” scrive un’altra utente, ed ancora, “Non mi meraviglio affatto cara Daniela. Sempre peggio, verso il baratro… Paese finito”.