Daniela Poggi: gli aborti e l’adozione di una figlia “non di pancia”, ma che è il suo orgoglio. L’attrice e conduttrice televisiva ha vissuto una vita complessa, ma straordinaria. Proprio l’ex volto di Chi l’ha visto ospite di Serena Bortone a “Oggi è un altro giorno” ha aperto i cassetti del suo cuore rivelando dettagli sulla sua vita privata e affettiva soffermandosi sul rapporto con i genitori. “Sono una selvaggia borghese, con lo zaino ma sempre un po’ elegante” – ha confessato la Poggi che sui genitori ha detto – “i miei genitori non volevano impormi il loro modo di essere, certo volevano io fossi sempre in ordine, ben vestita, educata, un po’ milanese… io dovevo capire qual era il mio, perché ero un 50% mio padre eun 50% mia madre”.
Un rapporto sicuramente fatto di confronto continuo quello tra Daniela Poggi e i suoi genitori, a cui è sempre stata legata. Ai suoi genitori però non ha mai confessato un grandissimo dolore: quello dell’aborto.
Daniela Poggi: gli aborti e la figlia adottata
Nella vita di Daniela Poggi, infatti, c’è stato tanto successo, ma anche tanto dolore. Proprio l’attrice che confessato di aver vissuto due aborti: “ho avuto due aborti. A mia mamma non l’ho mai detto, lei aveva avuto una gravidanza extrauterina e ho avuto quasi paura di vivere il suo stesso percorso. Era giusto che non sapesse certe cose, non ho alcun rimpianto, l’ho amata follemente!”. Un dolore che ti porti dentro per il resto della vita. Nonostante tutto però la Poggi è diventata ugualmente mamma, non di pancia come ha precisato proprio lei, ma ha adottato una ragazza di 24 anni a cui è molto legata.
“La mia è stata un’adozione del cuore, non ho figli di pancia, ma per me lei è mia figlia e io sono la sua mamma. È meravigliosa. Anche se lei ha la sua famiglia, io l’ho accompagnata in tutte le sue scelte, nella sua vita di bambina, di adolescente, studentessa universitaria quasi laureanda, l’ho seguita in tutto e per tutto” – ha confessato l’attrice sulla figlia adottiva con cui ha un rapporto splendido. “Parliamo spesso, affrontiamo anche il tema dell’occupazione, di questa Italia, delle difficoltà per entrare a lavorare , sappiamo bene che ogni volta è come se ci fosse la necessità di un lasciapassare, di una telefonata da parte di qualcuno verso il grande capo” ha aggiunto la Poggi.