Gli aggiornamenti sul caso di Daniela Ruggi a Storie Italiane, le novità sulla ragazza scomparsa da settembre dalla provincia di Modena. Storie Italiane ha parlato con un ragazzo appassionato di crimini, che ha scoperto delle cose: “Ho fatto delle domande a Vitriola – racconta – so per certo che il giorno 14 i carabinieri e il Ris ha effettuato ricerche e non hanno trovato elementi. Io tre giorni dopo, il 17, ci siamo ritrovati nel fienile vicino alla chiesa dove erano già stati trovati oggetti di Daniela Ruggi e abbiamo trovato tanto materiale e tutto consegnato alla vittima.
C’erano soldi, buste paga, vestiti, tutti oggetti repertati e consegnati alle autorità competente. Ci sono tante anomile, mi sono confrontato con il comandante dei carabinieri, ma non si può dire quello che si può divulgare”.
Questo ragazzo, già intervistato tempo fa da Chi l’ha visto, viene indicato anche come un finto carabiniere, ma lui ha sempre smentito questa cosa. Alessandro Politi, inviato di Storie Italiane, si è collegato dal casolare dove sarebbero stati trovati tutti questi oggetti da parte del ragazzo appassionato di crime, spiegando: “Vi è anche un documento – spiega – in cui c’è la firma di Daniela Ruggi, firma riconosciuta dal fratello Alberto. Inizialmente questo ragazzo era stato visto come un mitomane ma come è possibile che giornalisti e carabinieri che erano stati qui non avevano trovato in precedenza questi oggetti?”.
DANIELA RUGGI “C’E’ UN VIDEO DEL “FINTO CARABINIERE”…”
E ancora: “Loro dicono di non essersi mai definiti finti carabinieri (gli “investigatori” sarebbero 3), ma io ho parlato con molte persone che mi hanno raccontato tutt’altro, che questo signore si sarebbe finto carabiniere e in altre occasioni anche l’inviato di un noto programma televisivo che si occupa di questi casi. Spiegano anche che ci sarebbe una prova oggettiva, un video in cui questo ragazzo si presentava come un uomo delle forze speciale. Inoltre queste persone mostravano una sorta di tesserino, una versione che viene smentita dai diretti interessati”.
Politi ha proseguito: “Ciò che è importante è questo documento che è arrivato lì, come è possibile che nessuno l’abbia mai trovato prima, nessuno l’ha visto i giorni prima: arriva questo signore e trova tutti questi documenti, è oggettivamente strano”.
Il “finto carabiniere” ha aggiunto: “Noi come gruppo siamo attrezzati per queste indagini, questi reperti trovati sono stati tutti imbustati e consegnati a chi di dovere. Noi abbiamo trovato diversi oggetti, non solo nel fienile ma anche in altri luoghi, anche altri due oggetti quattro giorni fa, per ora per non dare allarme ce li teniamo noi, per lasciare lavorare i carabinieri”.
DANIELA RUGGI, L’AVVOCATO DEL FRATELLO: “UNA VICENDA DA RIDERE…”
Deborah De Cicco, avvocato del fratello di Daniela Ruggi, commenta: “Mi sembra una vicenda da ridere, prendiamo le distanze da questo signore, se è vero che si è qualificato come carabiniere verrà perseguito”. Per Massimo Lugli: “Personaggi così ne ho visti tantissimi, non a livello di agente segreto ma persone che lavorano per i servizi. Il maresciallo si va ad interfacciare con persone così?”.
Alessandro Politi invece precisa: “Non l’abbiamo inquadrato per evitare di dare visibilità ad un potenziale mitomane. Lui ha detto che lo fa per passione e che lo ha già fatto in passato per il caso Alice Neri. Quello che rimane anomalo è spacciarsi per carabiniere, giornalista, farsi dare documenti e minacciare o addirittura fare finte prove e depistare, se fosse così sarebbero tutti reati gravissimi. Ha detto anche che i carabinieri gli hanno sequestrato i telefoni poi gli hanno cancellato dei video, sono procedure un po’ inverosimili. Non mi sembra il caso, come dice Lugli, di uomini di servizi, troppa esposizione e condotte tenute”. Vedremo cosa emergerà da tutta questa faccenda che riguarda Daniela Ruggi decisamente poco chiara.