Sempre combattiva, nota per la fermezza con cui difende le sue idee, Daniela Santanchè oggi si è lasciata andare all’emozione durante una confessione a L’Aria che tira. L’esponente di Fratelli d’Italia parlando di eutanasia ha raccontato l’esperienza che ha vissuto a causa della malattia del padre. «Ho vissuto quest’esperienza in famiglia, con un padre che è andato in terapia intensiva ed era morto. Ci chiamarono i medici per dire che non sarebbe mai stato più in piedi e sarebbe stato un vegetale per il resto della sua vita».
Daniela Santanchè ha spiegato che all’epoca aveva 69 anni e che lei e i suoi fratelli si sono a lungo interrogati sulla situazione e sulla condizione del padre. «Abbiamo detto no, di aspettare. Mio padre dopo 41 giorni di coma profondo, ed ero presente, si è svegliato». La politica ha, quindi, spiegato a L’Aria che tira che così è ricominciata la vita di suo padre.
DANIELA SANTANCHÈ SU EUTANASIA: IL CASO DEL PADRE
Una decisione sofferta quella della famiglia di Daniela Santanchè, ma grazie alla quale il padre ha avuto una seconda occasione. La parlamentare di Fratelli d’Italia a L’Aria che tira ha raccontato che dopo 41 giorni di coma profondo, il padre si è svegliato e ha ricominciato a vivere. «Ha vissuto ancora 11 anni e ha potuto vedere anche la nascita dei suoi nipoti». Questo racconto personale di Daniela Santanchè, una confessione commossa, è servito a spiegare la complessità del tema eutanasia: «Sono cose che vanno molto ragionate e pensate». Un racconto personale sull’eutanasia dopo che a L’Aria che tira era intervenuta per parlare in vista delle elezioni politiche, affrontando il tema della scelta del candidato premier e le critiche a Fratelli d’Italia, così come a Giorgia Meloni, arrivate anche dalla stampa estera.