Daniela Spada è la moglie di Cesare Bocci e l’attore ha parlato di lei e del dramma della sua malattia (la donna fu colpita da un ictus e da embolia polmonare successivamente al parto, ndr) a “Un caffè con…”, format audiovisivo realizzato da Lorella Cuccarini. In particolare, Bocci si è concentrato sul suo rapporto con la donna: “Quando tu sei innamorato di una persona, il rapporto è realmente totalizzante. Ci sono i momenti in cui ci sono le crisi, ma è umano. Sono ormai trent’anni che stiamo insieme e ancora adesso io quando la vedo fare determinate cose mi emoziono. Poi litighiamo un giorno sì e l’altro pure, eh, per carità, perché con il segno zodiacale del Leone…”.
Tuttavia, Cesare Bocci ha ammesso di avere un difetto che lui stesso non sopporta: “Quello di non dire subito le cose per non entrare in contrasto. Uno deve sempre pensare, ma io sai che faccio? Io penso sempre, perché non lascio fuori le emozioni subito. Tu mi hai pestato il callo e io inizio a pensare che forse non l’hai fatto apposta. In coppia, quindi, sto sempre zitto, monto, monto, monto fino a quando esplodo con mia moglie Daniela Spada”.
CESARE BOCCI: “LA LOTTA CON MIA MOGLIE DANIELA È STATA LA PIÙ IMPORTANTE DELLA MIA VITA”
Cesare Bocci ha poi ripercorso le fasi della malattia della moglie Daniela Spada: “Quando Dany è stata male abbiamo lottato insieme. Da soli è difficile poterlo fare, non ce la fai, ma questo per qualsiasi tipo di situazione. Abbiamo lottato per riconquistare una vita e se io non avessi avuto l’esempio di Daniela, non so come avrei reagito. Se lei si fosse fermata, se lei non avesse veramente cercato con le unghie e con i denti di riconquistarsi una sua autonomia, come avrei fatto io da solo?”.
“Quella – ha proseguito Bocci – è stata la lotta che ci ha dato più soddisfazioni. Ancora continuiamo a lottare, perché sono passati ventidue anni e le cose non si sono risolte, ma quando quantomeno ci hanno portato a raggiungere degli obiettivi che ci confortano nell’andare avanti. Andiamo avanti, perché dietro l’angolo trovi sempre qualcosa di meraviglioso”.