Daniela Venturi racconta per la prima volta la sua storia d’amore con Lucio Dalla. Lo fa nell’anno in cui l’artista avrebbe compiuto 80 anni, spiegando di non aver mai voluto parlare di loro per mantenere il ricordo e i sentimenti per sé. Ora però le cose sono cambiate per la donna di Fossombrone, con 70 anni ancora da compiere. «Dopo più di 10 anni di silenzio sento il bisogno di aprire il cuore e descrivere quell’amorevole uomo che mi è stato accanto per tanto tempo». Nell’intervista al Resto del Carlino rivendica il fatto di essere una delle poche persone che sanno com’era davvero Lucio Dalla. I due si conobbero nell’ottobre del 1989. «Quando entrò nel mio studio di restauro di opere d’arte, che ai quei tempi si trovava a Urbino, sotto le logge in via Garibaldi».



Lucio Dalla ci entrò con il regista Giacomo Campiotti. «Appena ci vedemmo fu colpo di fulmine. Mi fece i complimenti per il mio lavoro, poi uscì. Incredibilmente, dopo cinque minuti rientrò, domandandomi cosa avrei fatto la sera stessa: mi chiese di andare a Pesaro a vedere un film e che sarebbe passato sotto casa mia alle 20». Daniela Venturi ricorda con emozione quel primo appuntamento trascorso parlando di tutto. «Arrivati a Pesaro, senza andare al cinema, decidemmo di farci una passeggiata sul lungomare. Tornai a casa alle 3 di notte, dopo tanto tempo dentro il mio cuore c’era una felicità immensa, quella di aver conosciuto un uomo meraviglioso. Eravamo felici e da quella sera non ci siamo più lasciati».



IL PRIMO BACIO E LA STORIA D’AMORE CON LUCIO DALLA

Quella sera arrivò il primo bacio tra Lucio Dalla e Daniela Venturi. «Ma non fu un bacio qualsiasi. Fu qualcosa di puro, di pulito. Un bacio quasi timido, ma pieno di passione». Da lì nacque la loro storia d’amore. L’ex di Lucio Dalla racconta al Resto del Carlino del viaggio in barca, in Corsica. «In quegli splendidi luoghi è stato sancito l’inizio di quella che sarebbe stata la nostra storia d’amore, durata fino al ’97. Una storia fatta di viaggi, passione e musica». Daniela Venturi ricorda che l’artista amava le donne che esprimevano forza, intelligenza e dolcezza, semplici, anche nell’aspetto fisico. Lei però resta la musa di canzoni come “Bella“, “Attenti al Lupo“, “Le Rondini” e tante altre in cui si dichiara apertamente innamorato. Urbano diventò così il loro nido, «il nostro rifugio, al quale tornava ogni venerdì per tutto il weekend. Mentre eravamo lì cercavamo di stare “attenti al lupo”, di fuggire allo sguardo delle malelingue».



LA ROTTURA CON LUCIO DALLA E LA SUA MORTE

Nell’intervista, Daniela Venturi sottolinea anche la gelosia di Lucio Dalla. «I suoi colleghi dissero che dopo avermi conosciuta era come impazzito, preso dalla voglia di riorganizzare tutti i suoi appuntamenti per cercare di vederci il più possibile». Se non riuscivano a vedersi a Urbino, lo facevano al casello autostradale, anche per pochi minuti. «Mi presentava a tutti come la “sua signora”, Lucio mi voleva sposare, voleva una famiglia». Poi però la loro storia d’amore è naufragata ed è diventata l’ex di Lucio Dalla. «Nel 1996 ci siamo allontanati e Lucio scrisse “Canzone”, un brano dedicato a me e alla fine di questa relazione. Tutto questo, però, non ci ha assolutamente impedito di mantenere un bellissimo rapporto di amicizia, fatto di telefonate e di lettere». Nel 2012, purtroppo, Lucio Dalla morì, un grande dolore per Daniela Venturi. «Mi devastò, fu inaspettato e tragico. Gli anni dopo la sua scomparsa furono davvero difficili, ma ora, dopo più di 10 anni dalla sua morte, ho voluto raccontare e ricordare con tanto affetto il mio Lucio, che so essere lassù su quella nuvola».