Non si sono mai amati, Daniele Adani e Massimiliano Allegri. L’ex calciatore dell’Inter, oggi opinionista e commentatore di Sky Sport, e l’allenatore toscano si erano già confrontati in maniera alquanto turbolenta durante l’esperienza trionfale del tecnico sulla panchina della Juventus, ultima squadra da lui allenata fino a questo momento. Sì, perché da un anno e mezzo a questa parte, il Conte Max è senza contratto, nonostante le chiacchiere di mercato l’abbiano ripetutamente accostato a club blasonati, fra cui Real Madrid e alcune compagini militanti in Premier League, il massimo campionato inglese. Recentemente, il nome di Allegri era stato accostato con forza al Paris Saint-Germain, che aveva la necessità di sostituire l’esonerato Thomas Tuchel, ma la proprietà della società transalpina ha poi scelto di puntare sull’ex Tottenham Mauricio Pochettino. Alla fine, dunque, nessuna trattativa si è conclusa positivamente e il livornese è rimasto “al palo”, tanto che in molti si sono domandati più volte cosa gli riserverà il futuro. Fra questi vi è anche Lele Adani, che nelle ultime ore, in un filmato, ha parlato di questo argomento, esternando le proprie riflessioni e rinvigorendo la polemica a distanza nei confronti dell’allenatore.
DANIELE ADANI VS MASSIMILIANO ALLEGRI: “I GRANDI CLUB NON LO SCELGONO”
Le opinioni di Daniele Adani nei confronti di Massimiliano Allegri sono emerse nell’ambito di una diretta effettuata su Twitch, in collegamento con il seguitissimo canale di Christian Vieri. I due, oltre a condividere un passato con indosso la casacca dell’Inter, sono molto amici nella vita (in estate è uscito il loro singolo “Una vita da bomber”, inciso insieme a un altro ex nerazzurro, Nicola Ventola) e spesso si rendono protagonisti sul web con dirette che appassionano i loro followers. Adani in riferimento ad Allegri ha effettuato una riflessione: “Perché i grandi club non lo scelgono? Non basta presentare un curriculum di vittorie. Ho capito che nel calcio moderno alle grandi squadre europee serve l’allenatore manager, in grado di modificare il volto della squadra anche da un punto di vista organizzativo”. Un giudizio netto, accompagnato da un ulteriore pensiero: “Non è più importante essere giudicato solo un vincente o riuscire a vincere. Il calcio ha scelto che per allenare una grande squadra non basta più presentare le proprie credenziali, serve un modo di intendere il calcio”. Quindi, secondo Adani, il bel gioco nel pallone moderno prende il sopravvento sulla conquista del risultato e dei tre punti: forse sì, ma il pragmatismo in Serie A va ancora così tanto di moda…