Daniele Bossari nel suo libro “La faccia nascosta della luce”, mette nero su bianco particolari inediti del dramma che ha vissuto: dalla depressione – tra dipendenza dall’alcol e pensieri suicidi -fino alla rinascita. Sempre sostenuto dalla moglie Filippa Lagerback, volto di Che tempo che fa e dalla figlia Stella. “Tanta gente vive le mie emozioni – spiega intervistato da Nuovo – Da quando ho deciso di parlarne, mi rendo conto che c’è tanta gente che vive le mie stesse emozioni. E a me fa piacere condividerle e far si che emergano storie come la mia, che coinvolgono molte persone ma non sono facili da capire. È importante sensibilizzare l’opinione pubblica”, spiega a il vincitore del Grande Fratello Vip che, dal 1° gennaio, debutta sul canale Dmax con un programma che parla di spiritualità e paranormale.
Daniele Bossari, la vita dopo la depressione ed i ringraziamenti a Filippa
Nel libro scrive che “farla finita mi pareva un modo onorevole per liberare me, Filippa e Stella e per liberarmi da me stesso, finalmente leggero, fuori da quella casa infestata che era la mia testa”, racconta Daniele Bossari. Poi una notte si è ritrovato su una trave a dieci metri di altezza: ma, invece di buttarsi, quando ha rischiato di perdere l’equilibrio si è aggrappato alla vita… “Sì, ho aperto gli occhi. Ma faccio un passo indietro: per me é stato fondamentale rivolgermi a un terapeuta. Però, nel momento in cui si scende all’inferno, gli aiuti sono relativamente efficaci perché si tende a rifiutare qualsiasi cosa. Deve scattare una scintilla, come è successo a me, perché si cambi rotta. Bisogna trovare le risorse in se stessi. In questa storia provo infinita gratitudine per Filippa, che è rimasta al mio fianco. Con lei vivo un legame che trascende il piano fisico e al di là del pensiero razionale”. La moglie è pronta a rinunciare a se stessa pur di vederlo stare bene. “Sì. E’ una donna speciale. Quando ho cominciato a rinchiudermi in me stesso, ha insegnato tutto lei a Stella, dalla bicicletta al nuoto. L’ha accompagnata a scuola, a danza, alle feste delle amiche, a sciare. Le ha dato regole e limiti, senza i quali non si può crescere bene. Se mia figlia è la persona che è, se ha la sensibilità, l’apertura mentale e una maturità incredibile rispetto alla sua età, è soprattutto per merito di Filippa. Per Stella ci sono sempre stato, ma ero rinchiuso nella mia tana…”.