Daniele De Rossi, ex centrocampista della Roma, ha concesso un’intervista esclusiva al settimanale “Sportweek”, nella quale non solo ha annunciato che lascerà la Nazionale azzurra (era collaboratore di Roberto Mancini e ha fatto parte dello staff tecnico che ha condotto l’Italia al trionfo agli Europei 2020, ndr), ma ha anche ripercorso la sua estenuante battaglia contro il Coronavirus, contratto in Bulgaria.
La bandiera giallorossa ha raccontato di essere stato subito male con febbre alta, ma di avere sottovalutato le possibili conseguenze del virus, dal momento che avevo letto che alla sua età, 37 anni, “al massimo avevi tre giorni di febbre. Invece è stato un crescendo, in cui ho vissuto tre fasi: la prima, spossante, di malessere vero, con tosse tutto il giorno e nausea; la seconda, di paura, quando allo Spallanzani, dopo aver rilevato la saturazione a 87 i dottori hanno cambiato faccia, lasciandomi quattro giorni sotto ossigeno; la terza, quella dell’attesa. Finiti i sintomi, sono rimasto 18 giorni positivo, senza poter uscire”.
DANIELE DE ROSSI: “MANIFESTAZIONI IN PIAZZA CONTRO IL VACCINO? FOLLIA”
Nel prosieguo del suo intervento su “Sportweek”, Daniele De Rossi ha parlato poi del video con indosso la mascherina d’ossigeno, che lui aveva inviato ai suoi contatti più stretti per rassicurarli. Tuttavia, uno di loro l’ha girato all’interno di una chat di famiglia, da cui è successivamente uscito, finendo per diventare virale: “L’inoltro è l’opzione peggiore di WhatsApp, andrebbe eliminato – ha commentato l’ex calciatore –. Però, anche i giornali e i siti dovrebbero fermarsi prima di pubblicare un materiale riservato senza la volontà del diretto interessato. Il dolore spettacolarizzato e questa morbosità per incidenti, infortuni, malattie, non la condividerò mai. Disumanizza la società”.
De Rossi ha manifestato anche la sua contrarietà ai movimenti no vax, dicendo di essere vaccinato e di non essere mai stato contro il preparato anti-Covid: “Posso capire l’anziano che ha paura delle reazioni, ma le manifestazioni in piazza di chi parla di complotti e nega il virus le ritengo pura follia. Avere intorno gente che ragiona così mi spaventa”. Il campione del mondo di Germania 2006 ha poi aggiunto che il preparato rappresenta l’unica strada per tornare ad avere una vita normale: “Gli obblighi e le imposizioni mi fanno schifo sempre, la democrazia non si tocca, ma la tua libertà di scegliere non può intaccare la mia salute”.