Daniele De Rossi e il calcio italiano, un connubio sempiterno che si rinnova con l’approdo dell’ex centrocampista di Roma e Boca Juniors nello staff della Nazionale, allenata dal commissario tecnico Roberto Mancini. Una pedina importante per lo scacchiere azzurro ai tempi in cui lo storico capitano giallorosso del dopo-Totti calcava il manto erboso, ma che potrebbe rivelarsi ancor più strategica in questo nuovo ruolo, visto e considerato che in estate l’Italia prenderà parte a EURO 2020, competizione rinviata di un anno per via della pandemia di Coronavirus.
Va da sé – è quasi superfluo sottolinearlo – che De Rossi porterà alla Nazionale la sua esperienza accumulata nel corso della carriera e sarà un punto di riferimento soprattutto per i più giovani componenti della rosa a disposizione di Mancini. Oltretutto, per l’ex giocatore si tratta del primo incarico al di fuori del perimetro di gara da quando ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo: “Sono orgoglioso di iniziare questa nuova carriera con la Nazionale – ha dichiarato il diretto interessato – e ringrazio il presidente Gravina e il ct Mancini per la fiducia e per l’opportunità”.
DANIELE DE ROSSI IN NAZIONALE: “TORNO A CASA”
Sull’onda dell’entusiasmo, Daniele De Rossi ha poi aggiunto, in merito al suo “ritorno” in Nazionale, che “sarà emozionante tornare a Coverciano, che per me vuol dire tornare a casa e ritrovare tanti ex compagni e tanti amici nello staff e nel gruppo, e non vedo l’ora di iniziare. Lo farò con entusiasmo, sapendo che sono solo all’inizio e ho ancora tanto da imparare, ma spero anche di poter dare una mano alla squadra”. Immediata la replica del ct azzurro, Roberto Mancini, il quale ha fortemente voluto che il campione del mondo di Germania 2006 abbracciasse questa nuova avventura: “Mi fa molto piacere che Daniele si aggiunga al nostro gruppo, sono certo che saprà dare ai ragazzi un contributo importante e spero che questa sua prima esperienza possa essergli utile per il futuro”. Intanto, De Rossi continuerà il proprio percorso di studi per diventare allenatore, ma avrà l’imperdibile occasione di “farsi le ossa” accanto a un professionista del calibro di Mancini.