Torna al centro delle cronache il nome di Daniele Leali, il pr amico da tempo di Alberto Genovese (in carcere con le accuse di stupro di una 18enne durante un festino a Terrazza Sentimento.). Stando a quanto riferito dai colleghi de IlFattoQuotidiano, Daniele Leali sarebbe fra le persone che sono state sorprese dagli agenti della polizia locale mentre festeggiavano abusivamente in una bar di Milano nello splendido quartiere di Citylife. Ovviamente si tratta di una festa abusiva in quanto in vigore le norme anti covid che vietano assembramenti e obbligano al distanziamento sociale, termini che poco si sposano con le feste.
Fatto sta che stando a quanto raccolto da Il Corriere della Sera, attorno alle ore 23:00 di venerdì sera, durante un controllo di routine, due pattuglie hanno notato dei movimenti sospetti nei pressi di un bar vicino a piazza Buonarroti, e una volta accertata la situazione erano state scoperte almeno una quindicina di persone, alcune senza mascherina, che bevevano e scherzavano, nonostante i divieti covid. Una volta scoperta la festa i vigili hanno chiesto i documenti ai partecipanti, e mentre stavano compilando i verbali, si sono accorti che ne avanzava uno, una patente.
DANIELE LEALI E LA FESTA VIETATA: CONSEGNATA PATENTE ILLEGGIBILE MA…
Sembra che qualcuno abbia consegnato il documento di identità per poi defilarsi e andarsene, e secondo quanto scrive Il Corriere della Sera, così come riportato da IlFattoQuotidiano, il “fuggitivo” sarebbe proprio Daniele Leali, imprenditore e collaboratore di Alberto Genovese. Non è ben chiaro come mai il Leali sia fuggito dopo aver consegnato i documenti, ma lo stesso, così facendo, non è comunque riuscito a schivare la multa per divieto di assembramento che gli verrà recapitata a casa, avendo la polizia municipale il suo indirizzo. Fra l’altro sembra che la patente consegnata fosse quasi illeggibile, un vecchio documento malmesso, ma chiedendo informazioni ai presenti, e incrociando poi le info raccolte nella banca dati, hanno avuto la conferma dell’identità.