Daniele Pecci è stato ospite del programma “Il caffè di Raiuno”. L’attore, protagonista della serie “Cuori”, ha raccontato la sua passione per il teatro: “Avevo 15 anni e mio malgrado fu iscritti a seguire un corso di teatro alle scuole superiori dalla mia insegnante di latino. In quel momento scoccò la mia passione per la recitazione”. In molti storcono il naso di fronte alla riproposizione di testi classici in teatro ma Daniele Pecci assicura: “Si tratta di testi imprescindibili. Il mio amore per il teatro è legato alla letteratura teatrale. Non si può fare a meno di Edipo, Amleto, Don Giovanni”. Daniele Pecci ha raggiunto la maggiore popolarità grazie alla serie “Orgoglio”.

L’attore ha rivelato di non aver mai vacillato: “C’è stato un momento in cui avendo capito di non essere cresciuto sotto l’ala di un grande maestro e di non essere il pupillo di nessuno ho preso atto che sarebbe stato difficile ottenere i ruoli che volevo. Giuseppe Patroni Griffi mi suggerì di fare la televisione prima del cinema. C’era bisogno di un nome che potesse poi avvicinare la gente al teatro. Negli anni ho capito che a fare la differenza è la forza di volontà”.

Daniele Pecci su Cuori: “Ho capito che…”

Daniele Pecci ha parlato poi del suo personaggio nella serie “Cuori” in onda queste settimane su Raiuno. L’attore a proposito di Cesare Corvara ha dichiarato: “E’ un medico primario e la sua figura è ispirata ad un famoso cardiochirurgo degli anni 60. Con la sua equipe tenta l’impresa del primo trapianto di cuore. Cesare è un uomo umano seppur con le sue contraddizioni. Non ha bisogno di imporre la sua presenza perché gli viene riconosciuta”.

L’attore ha poi confessato che sul set gli sono state impartite delle lezioni di chirurgia attorno al tavolo operatorio: “In quel momento mi sono reso conto che un mestiere del genere può anche dare alla testa. Si dice spesso che un cardiochirurgo possa finire per somigliare a Dio. Interpretando questo ruolo ho capito che questo può essere vero”. Intanto, sono previsti nella prossima puntata grandi colpi di scena per quanto riguarda le dinamiche dell’ospedale ma anche le vite private dei protagonisti.