Francesco Potenzoni, padre del giovane scomparso a Roma nel 2015, parla a La Vita in Diretta della scomparsa del figlio e della speranza di ritrovarlo. «Noi sentiamo che è ancora vivo, non possiamo gettare la spugna, dobbiamo sapere dove è andato mio figlio». L’unico pensiero della famiglia è questo, ma l’uomo si sente un po’ in colpa: «Ero contrario alle gite e non volevo mandarlo. Mi avevano detto di stare tranquillo, ma dov’è Daniele?». Francesco Potenzoni se la prende anche con le istituzioni: «Bisogna che lo Stato ci dia una mano a cercarlo, sono solo volontari ed associazioni a cercarlo: lo Stato è sempre stato assente in questi casi». Il signor Francesco se l’è presa anche con l’infermiere Massimiliano Sfondrini, assolto dall’accusa di abbandono di incapace. «Non ha mai voluto parlare con noi, si è subito allontanato. Gli abbiamo chiesto mille volte di spiegarci cosa è successo, ma non ha mai voluto parlare con me». In merito alla sentenza ha spiegato: «È stato assolto perché non c’è dolo, ma allora la colpa di chi è? E lui ha festeggiato anche in aula anziché chiederci scusa. Non funziona così». (agg. di Silvana Palazzo)

DANIELE POTENZONI, DISABILE SCOMPARSO A ROMA NEL 2015

Non si dà pace il padre di Daniele Potenzoni, il giovane scomparso durante un viaggio a Roma per incontrare Papa Francesco. Da quel 10 giugno 2015 non si hanno più sue notizie, ma il padre non perde le speranze. Il ragazzo, affetto da autismo, era con tre accompagnatori e un volontario quando alla fermata metropolitana di Termini è scomparso senza lasciare traccia. Nel 2016 una foto scattata su un tram della Capitale riaccese le speranze del padre, ma al momento non si sa ancora niente di lui. E il padre nelle scorse settimane ha voluto scrivere una lettera per lui, condivisa da “Quarto Grado”. «Nessuno è stato in grado di capire cosa sia successo quel giorno», ha scritto. Ma Daniele Potenzoni, che compirebbe 39 anni quest’anno, non è fumo. E infatti la sua famiglia deve fare i conti con il dolore per la sua scomparsa. «Questa lontananza forzata fa male, a me e a mia moglie, agli altri miei figli. Ebbene si deve sapere che noi andiamo avanti solo ed esclusivamente per arrivare al giorno in cui rivedremo Daniele, o comunque sapere che fine abbia fatto, qualsiasi essa sia».

DANIELE POTENZONI SCOMPARSO, INFERMIERE ASSOLTO

Daniele Potenzoni è un giovane disabile la cui famiglia non ha pace da quando è scomparso. «Perché lui è il nostro tesoro», ha affermato il padre in una commovente lettera scritta qualche settimana fa. Di questa vicenda ha recentemente parlato la criminologa Linda Corsaletti, contattata dal padre del ragazzo. «Per Daniele purtroppo posso fare ben poco, forse nulla. Quando il Signor Potenzoni mi ha cercata, ho risposto senza dare false speranze, una chiacchierata per capire meglio la dinamica dei fatti», ha dichiarato a Baraondanews. Intanto nel dicembre scorso si è concluso il processo di primo grado nei confronti di Massimiliano Sfondrini, l’infermiere accusato di abbandono di incapace, quando Daniele Potenzoni fu perso nella fermata della metropolitana di Roma Termini. I giudici hanno ritenuto l’infermiere di Lodi non responsabile in quanto sarebbe mancata l’intenzionalità di compiere un gesto criminoso. «Sono veramente dispiaciuto per Daniele ma la sua scomparsa non è dipesa da me», ha commentato in quell’occasione Sfondrini.